Tecnologia
May 19 2017
Ci siamo. A distanza di quasi tre anni dal suo debutto negli Stati Uniti, Apple Pay - il sistema di pagamento elettronico della società di Cupertino - è arrivato in Italia.
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Da oggi, dunque, tutti i nostri connazionali dotati di un'opportuna carta di credito (ma anche di debito o ricaricabile), potranno pagare utilizzando il proprio iPhone o un altro dispositivo Apple con TouchID (di seguito vi spieghiamo quali sono) al posto del portafogli.
Per effettuare acquisti elettronici con Apple Pay basterà infatti avvicinare il dispositivo (iPhone o Apple Watch per i pagamenti fisici) a un POS contactless, oppure - nel caso di pagamenti online su siti e applicazioni di ecommerce - selezionare Apple Pay fra i sistemi di pagamento. In tutti i casi (eccezion fatta per Apple Watch) l'autorizzazione finale al pagamento avverà poggiando il dito sul lettore di impronte digitali (TouchID).
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Ma come si attiva il servizio, quali sono i dispositivi e le banche che aderiscono al servizio, quali sono le garanzie in termini di sicurezza? Qui di seguito cercheremo di chiarire tutti i dubbi.
Apple Pay: su quali dispositivi funziona
Apple Pay funziona con tutti gli iPhone dal modello 6 in poi (iPhone 6, 6S, SE, 7, 7S), Apple Watch di prima e seconda generazione, iPad con TouchID (Air 2, Mini 3 e 4, iPad Pro da 10 e 12,7 pollici) e MacBook Procon Touch Bar. Volendo è possibile effettuare transazioni (online) anche con Mac sprovvisti di lettore di impronte digitale, ma in questo caso sarà necessario completare il pagamento tramite un iPhone o altro dispositivo con TouchID associato allo stesso account iCloud.
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Naturalmente la scelta del dispositivo si lega al tipo di pagamento da effettuare: se l'iPhone si presta di fatto qualsiasi tipo di transazione (online come offline), Apple Watch può essere utilizzato solo per pagamenti in mobilità; viceversa iPad e MacBook consentono transazioni solo su servizi di eCommerce online abilitati.
Apple Pay: cosa fare per attivarlo
Oltre a un dispositivo della Mela, Apple Pay richiede il possesso di una carta di credito, di debito o prepagata fornita dalle banche che aderiscono all’iniziativa (vedi punto successivo).
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La carta va associata all’iPhone o agli altri dispositivi compatibili mediante Wallet, il borsellino virtuale che permette - fra le altre cose - di salvare le carte d’imbarco in formato digitale.
Apple Pay: quali sono le banche che hanno già aderito
Ad oggi Apple Pay funziona con le carte Visa, MasterCard e Maestro di Unicredit e Carrefour Bank, ma a breve la compatibilità sarà estesa anche a Banca Mediolanum, American Express, CartaBCC, ExpendiaSmart, Fineco, Hype, N26 e Widiba.
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Chi non fosse cliente di questi istituti può comunque sfruttare il servizio passando da Boon, un’app scaricabile da App Store che permette di genera una carta virtuale ricaricabile tramite un comune bonifico da qualsiasi banca.
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Apple Pay: come si paga
Per effettuare pagamenti nei negozi fisici basta avvicinare l’iPhone (anche in modalità standby) a un POS contactless. Una volta visualizzato l’importo sul display è sufficiente poggiare il dito sul tasto home in modo che TouchID riconosca la nostra impronta digitale, e dia così l'autorizzazione alla transazione.
Ancor più facile la procedura da Apple Watch. In questo caso non serve nemmeno confermare il pagamento via TouchID: basterà cliccare due volte sul tasto fisico sotto la corona digitale, quindi avvicinare lo smartwatch al POS.
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Leggermente diverso il discorso per i pagamenti online: da app o sito Web (via browser Safari) occorre selezionare Apple Pay dalla schermata del check-out al momento del pagamento quindi toccare il lettore di impronte digitali per dare l’ok alla transazione. Chi è un possesso di un Mac senza TouchID (purché dal 2012 in poi) potrà comunque utilizzare Apple Pay finalizzando l'acquisto con un iPhone o altro dispositivo mobile associato allo stesso account iCloud.
Apple Pay: in quali negozi si può utilizzare
In tutti gli esercizi che dispongono di un POS di tipo contactless (per intenderci, quelli nei quali è sufficiente avvicinare la carta di credito senza bisogno di strisciarla). In Italia, fa sapere l’Osservatorio del Politecnico di Milano - i terminali di questo tipo sono già 1 milione, pari a circa la metà del totale. E si trovano in molti punti vendita della piccola e grande distribuzione. Fra questi segnaliamo le insegne di Eataly, Esselunga, Eurospin, Lidl, H&M, OVS, LeRoy Merlin, Auchan, Simply Market, Carrefour, Old Wild West, Autogrill, La Rinascente, Sephora, Limoni, La Gardenia, Mondadori, Media World e Unieuro. Oltre naturalmente a tutti gli Apple Store.
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Apple Pay può essere utilizzato anche in tutti quei siti e app di eCommerce che hanno provveduto a integrare il servizio fra i propri sistemi di pagamento. La lista dei merchant si sta componendo in queste ore, ma comprende già marchi molto popolari come ePrice, Unieuro, ParkAppy, EniPay, Deliveroo, easyJet, Musement, Giglio, Stockisti, Saldi Privati, Trainline e Booking.com.
Apple Pay: quanto costa e quali sono i limiti di spesa
L’utilizzo di Apple Pay non prevede costi extra per l’utente finale né massimali di spesa. I costi e le eventuali soglie limite, fanno sapere i responsabili di Apple, sono solo quelli concordati dalla banca con il singolo cliente.
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Apple Pay: quali garanzie offre in termini di sicurezza
L'utilizzo del lettore di impronte digitali (TouchID) non è il solo requisito adottato da Apple per garantire sicurezza al suo sistema di pagamento. I dati sensibili (compreso il numero della carta di credito) sono immagazzinati in una porzione di hardware blindata (il cosiddetto Secure Enclave). Nessunoi di questi dati viene in ogni caso trasmesso ai negozioanti (o alla stessa Apple). Apple Pay, infatti, genera per ogni transazione un codice virtuale (unico e non ripetibile) che autorizza quello e quel solo pagamento.
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E nel caso l'iPhone (o qualsiasi altro dispositivo abilitato) venisse perso o rubato? Non serve contattare la banca per bloccare la carta di credito memorizzata, spiegano i responsabili della società, è sufficiente bloccare o sospendere il servizio attraverso la funzione Trova il mio iPhone.
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