Tecnologia
September 10 2015
Negli ultimi mesi, parlare di Apple Watch come di un irrecuperabile flop è diventata quasi una moda, tanto che pochi si aspettavano che Tim Cook ieri sera si sarebbe impegnato così tanto a soffiare sulle braci di un prodotto che alcuni danno per spacciato. E soprattutto, pochi si aspettavano che avrebbe introdotto l'argomento millantando come l'orologio di Cupertino abbia “cambiato la vita” ad alcune persone e come il 97% di chi l'ha comprato si sia dichiarato soddisfatto.
In realtà, quello che è risultato subito chiaro durante la presentazione di ieri è che, mentre per presentare il nuovo iPhone Apple aveva tonnellate di dati di vendita da schierare, nel caso di Apple Watch ha preferito mantenersi sul vago. Questo perché ancora non è chiaro quanto la prima incarnazione dell'orologio di Cupertino abbia venduto. Si hanno solo indiscrezioni, provenienti dai fornitori, che indicherebbero un volume di richieste inferiore alle attese.
Ma non è da Apple fare marcia indietro, soprattutto quando si tratta di un dispositivo idossabile e potenzialmente rivoluzionario come uno smartwatch. Così, ieri Tim Cook ha dato un colpo al cerchio, introducendo l'Apple Watch come un successo senza pari, e uno alla botte, presentando un nuovo tipo di smartwatch che sembra prendere una direzione estetica diametralmente opposta.
Il nuovo Apple Watch Hermès nasce da una collaborazione tra il colosso di Cupertino e il marchio francese Hermès, ed è, sostanzialmente, un orologio di lusso che punta tutto (o quasi) sull'estetica. I cinturini in cuoio fatti a mano - disponibili a singolo giro, a doppio giro o a bracciale -, il quadrante in stile Cape Cod, e i prezzi – da 1100 a 1500 dollari, a seconda del cinturino – spiegano chiaramente su quale target Apple abbia deciso di puntare.
La scelta di puntare tanto sull'estetica potrebbe rivelarsi vincente, dal momento che una delle critiche più frequenti ai vecchi modelli era di essere troppo poco eleganti, per essere dispositivi sempre in vista, mentre i nuovi Hermès potrebbero convincere gli acquirenti più esigenti. Nel contempo, però, Apple sembra aver deciso di mirare a un target di clienti facoltosi, più interessati a far bella figura che a sfruttarne le potenzialità.
Non bastasse, Apple ha anche aumentato il parco cinturini degli altri modelli di Apple Watch, andando ad ampliare un ventaglio di offerte che al momento rischia di risultare disorientante. Insomma, l'Apple Watch sembra non aver ancora deciso cosa farà da grande, se diventare l'apripista di un nuovo spettro di esigenze (come è successo per l'iPhone e l'iPad), se restare un riempitivo inevitabile in un panorama sempre più wearable, o se diventare un oggetto di lusso per pochi.
Considerando la biodiversità del panorama smartwatch attuale, Apple potrebbe presto pagare questa indecisione ed essere costretta, una volta tanto, a ritagliarsi un ruolo di comprimario in un ambiente in cui è abituata ad eccellere.