Politica
August 01 2024
L’Aula del Senato ha approvato con voto di fiducia la conversione in legge del decreto Carceri, varato a inizio luglio dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministro della Giustizia Carlo Nordio. Il decreto ha ottenuto 104 voti favorevoli e 73 contrari e dovrà essere esaminato dalla Camera per l’approvazione definitiva. Il testo mira a risolvere i problemi cronici del sistema penitenziario, come il sovraffollamento e la carenza di personale. Tra le misure incluse, si prevedono pene alternative nelle comunità di recupero per i detenuti tossicodipendenti, l'uscita anticipata per i detenuti ultrasettantenni e degli interventi per ridurre il numero di detenuti in carcerazione preventiva. Ma i problemi del sistema penitenziario italiano sono complessi e radicati da lungo tempo, come dimostrano chiaramente i dati attuali. Criticità che riguardano non solo il persistente sovraffollamento delle carceri, ma anche l’aumento dei suicidi tra i detenuti, delle aggressioni contro la polizia penitenziaria, fino alle difficoltà nella gestione di una popolazione carceraria sempre più variegata.
A giugno 2024, il Ministero della Giustizia segnala che il numero di detenuti nelle carceri italiane ha raggiunto i 61.480. Questo dato si riferisce a 189 istituti penitenziari, i quali, complessivamente, hanno una capienza totale di 51.234 posti. Numeri che si sono mantenuti stabili dal 2008, come confermato dall’analisi del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) dello scorso aprile. Tra questi, il 31% (19.201 detenuti) sono stranieri.
Circa il 35% dei detenuti ha una condanna con un fine pena non superiore a quattro anni. Se ci si concentra sui detenuti con una pena inferiore a un anno, la percentuale scende a meno del 10%, corrispondente a quasi 6.000 individui. Una delle principali problematiche del sistema carcerario italiano è la difficoltà nel prevenire la recidiva e nel favorire il reinserimento sociale dei detenuti: il 60% dei condannati ha già vissuto almeno un'altra esperienza detentiva. Inoltre, la media dei reati per ogni uomo detenuto è di 2,4, rispetto a 1,9 per le donne. Tuttavia, si stima che il tasso di recidiva possa scendere fino al 2% per i detenuti che beneficiano di programmi di inserimento professionale.
Un altro dato significativo riguarda l’età dei detenuti: circa 6.000 sono nella fascia di età tra i 20 e i 29 anni, mentre i minorenni detenuti sono circa 1.000, rappresentando solo l'1% della popolazione carceraria.
I dati forniti dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (DAP) offrono un quadro dettagliato degli spazi disponibili negli istituti penitenziari al 15 marzo 2024. Su 189 istituti, 164 hanno fornito informazioni sui locali destinati ad attività lavorative e formative, pari all'86% del totale. Complessivamente, sono stati censiti 627 spazi, suddivisi tra 365 attivi e 262 inattivi (circa il 60% attivi e il 40% inattivi). Particolare attenzione è dedicata alle aule didattiche e formative, essenziali per il reinserimento e l'inclusione dei detenuti. Dei 170 istituti analizzati, il 31,8% dispone di aule utilizzate per corsi di istruzione di I e II grado e per l’istruzione terziaria. In dettaglio, 54 istituti hanno 602 aule per scuole secondarie (con il 56,5% delle aule cablate) e 112 aule universitarie (con il 55% cablate). Inoltre, il 64,7% degli istituti ha 555 aule per istruzione primaria e secondaria. Tuttavia, 6 istituti (3,5%) non possiedono aule didattiche. Tra i 170 istituti esaminati, 45 hanno spazi cablati non ancora utilizzati, che potrebbero essere impiegati per ulteriori percorsi formativi.
Il patrocinio gratuito rappresenta un'importante risorsa per garantire l'accesso alla giustizia a coloro che non possono permettersi le spese legali. Questo strumento fondamentale, viene usato in particolare, dai detenuti stranieri. Analizzando i dati relativi al patrocinio gratuito per gli stranieri, emerge un quadro complesso che riflette le dinamiche socio-economiche e giuridiche di questa popolazione.
Il numero di stranieri che usufruiscono di questo beneficio è cresciuto significativamente nel corso degli anni: dai 3.335 del 1995 ai 48.937 del 2022. Questo aumento riflette sia l'incremento della popolazione straniera in Italia sia la crescente necessità di supporto legale tra gli immigrati.
I costi del patrocinio gratuito sono aumentati esponenzialmente, passando da 6,7 milioni di euro nel 1995 a 212,5 milioni di euro nel 2022.
Gli agenti di polizia penitenziaria lavorano in condizioni spesso molto difficili, con turni lunghi e stressanti in un ambiente pericoloso. Nei primi quattro mesi del 2024 si sono registrate 1.187 aggressioni ai danni del personale penitenziario. L’ultimo episodio si è verificato questa mattina nel carcere minorile di Biccoca a Catania. Un assistente capo della Polizia Penitenziaria, nel tentativo di bloccare alcuni detenuti nordafricani che cercavano lo scontro con un gruppo di detenuti italiani, è stato colpito con un bastone.