Musica
June 25 2014
Gli Arcade Fire sono la cosa più simile a un'orchestra che possiate trovare, tra i gruppi in circolazione. Una decina di persone sul palco, un insieme di singolarità che produce un effetto straordinariamente armonioso ed efficace. Gli strumenti passano da una mano all'altra. Il classico set rock, in questo tour, viene accompagnato da congas, fiati (dal sax al clarinetto), sintetizzatori, violini, fisarmoniche e una steel pan . In "Keep the car running" Régine Chassagne suona persino una ghironda (un organetto a manovella, o hurdy-gurdy ).
Si parte con "Reflektor" e si procede spediti, con pochissime pause, per evitare di finire il concerto sotto il temporale (ci saranno lampi per tutto il concerto, ma, miracolosamente, inizierà a piovere solo all'uscita).
La scaletta è varia: ci sono le vecchie cavalcate (un filo riarrangiate per aiutare l'inserimento di percussioni e fiati) e i nuovi suoni, più elettronici. L'insieme è ben bilanciato. Si salta, si balla, ogni tanto si rallenta e ci si commuove.
Win Butler ha meno spazio per i proclami. Si limita a dire che "'We exist' è per quelli che sono in una situazione ormai troppo incasinata con il proprio padre: andate bene così, come siete, siete perfetti". Ringrazia chi è venuto "in questo castello, che è di gran lunga il posto più bello in cui abbiamo suonato nell'ultimo mese". Il castello scaligero di Villafranca, in effetti, si conferma un posto perfetto per concerti di questo tipo: bello, facile da raggiungere, intimo a suo modo.
È l'ultimo concerto degli Arcade Fire prima del festival di Glastonbury, dove saranno il nome di punta del venerdì. Visto lo stato di forma, c'è da augurarsi che il concerto inglese venga registrato come si deve, per poterlo conservare. Dopo una pioggia di coriandoli su "Here comes the night time", arriva "Wake Up" e si chiude sgolandosi in coro.
Gli Arcade Fire suonano "No cars go" dal vivo: