Dal Mondo
August 25 2024
Fradicio per la pioggia intensa e con il sangue ancora addosso, intorno alle 23 l'uomo si è avvicinato alla polizia e ha dichiarato, secondo quanto riportato dalla BILD: "Sono io quello che cercate...". Sembra che si fosse nascosto in un cortile dopo il delitto. Il 26enne siriano, sospettato dell'attacco con coltello avvenuto venerdì sera a Solingen, che ha causato la morte di tre persone e il ferimento di altre otto, ha quindi ammesso la propria responsabilità.
Venerdì sera, un uomo ha attaccato con un coltello persone a caso durante una celebrazione per i 650 anni dalla fondazione della cittadina nel Nordreno-Vestfalia, uccidendo tre persone e ferendone otto, cinque delle quali in modo grave. Dopo l'attacco, l'aggressore è riuscito a fuggire confondendosi tra la folla.
Immediatamente è partita una vasta operazione di ricerca, che ha portato, ieri mattina, al fermo di un ragazzo di 15 anni, sospettato di avere avuto contatti con l'autore dell'attacco. Nel pomeriggio è stata ritrovata l'arma utilizzata. In serata, gli agenti della polizia tedesca del Comando delle operazioni speciali (SEK) hanno effettuato un'irruzione in una residenza per richiedenti asilo situata vicino al luogo dell'attacco, arrestando un siriano di 36 anni.
Tuttavia, poco dopo, intorno alle 23:00, un altro siriano si è presentato agli agenti in strada, consegnandosi e confessando l'attacco. Si tratterebbe di Issa Al H., che, secondo le informazioni disponibili, si era nascosto in un cortile. Secondo quanto riportato da Spiegel, l'uomo era arrivato in Germania nel 2022, aveva richiesto asilo a Bielefeld e lo aveva ottenuto. Fino a quel momento, non aveva attirato l'attenzione per legami con il radicalismo islamico. Rimane ancora incerto il ruolo dell'uomo arrestato nel centro di accoglienza poche ore prima che il presunto aggressore si costituisse.