Televisione
February 03 2014
È possibile ribellarsi, anche al Nord, alla criminalità organizzata che stritola gli imprenditori in crisi e si impossessa di tutti i loro beni? Secondo Diego Abatantuno denunciare è un dovere morale. E lo dimostra, questa sera, interpretando Giancarlo Ferraris, un imprenditore affermato della provincia milanese che, dopo trent'anni di prestigiosa attività è riuscito a portare ai massimi livelli, l'azienda di famiglia, trasformandola in un punto di riferimento a livello nazionale. Il tv movie si chiama L'assalto e va in onda su Rai1, in prima serata.
E' un prodotto di alta qualità con una forte impronta realistica, afferma Ricky Tognazzi, regista della fiction. Che continua: il tv movie tratta del doloroso tema della 'ndrangheta che si è insediata al Nord estendendo i propri confini e diventando una delle organizzazioni criminali più potenti e pericolose di sempre.
L'assalto racconta la storia di un manager Giancarlo Ferraris, vittima della crisi che, pur di salvare dal fallimento la sua azienda e licenziare gli operai, finisce nella trappola ordita dal sistema criminale che, lentamente, ma inesorabilmente, sta estendendo i suoi poteri su tutto il territorio del Nord Italia.
Giancarlo Ferraris (Diego Abatantuono) è un imprenditore onesto, valido e pieno di iniziative. Ma tutto crolla dinanzi alla certezza del fallimento: per salvare l'azienda sono necessari nuovi investimenti economici che è costretto ad accettare dal rappresentante milanese della 'ndranghta: Domenico Crea (Luigi Maria Burruano) che si fa accompagnare dal suo ambizioso nipote. L'imprenditore che ha voluto la figlia Federica (Camilla Semino Favro) nel consiglio di amministrazione dell'azienda, si rende conto, presto, di aver perso ogni potere.
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Ma deve rendersi conto di aver messo in grave pericolo la vita della famiglia, soprattutto della figlia, la prima a rendersi conto della gravità della situazione. Federica, che inizialmente era stata attratta dal giovane 'ndranghetista, non ammette che suo padre possa continuare ad essere in affari con il clan criminale: il genitore è sempre stato per lei un esempio di correttezza morale che adesso non può venir meno, neppure per aiutare gli operai dell'azienda. Sarà lei, dopo una serie di eventi drammatici, a convincere il padre a rivolgersi alle forze dell'ordine.
Nel cast ci sono anche gli attori Ninni Bruschetta (Franco D'Acquaro) Paolo Mazzarelli (Giovanni De Luca) Giorgia Senesi (Elvira) Thomas Trabacchi (Commissario Pironti).Il soggetto è di Monica Zappelli che ha contribuito alla sceneggiatura con Claudio Fava, Francesco Ranieri Martinotti e lo stesso Ricky Tognazzi.
Affermano gli sceneggiatori: raccontiamo una storia come ne sono accadute tante e si son concluse anche in maniera più drammatica.Ma noi vogliamo dare un messaggio di speranza a quanti potrebbero trovarsi in una situazione di sudditanza alla criminalità. Vogliamo far capire che, se la ìndrangheta è forte, gli imprenditori sono professionisti che conoscono il proprio lavoro.
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Come il protagonista Ferraris che trova il coraggio di denunciare. Il nostro è anche un racconto che coinvolge non solo gli imprenditori ma anche il rapporto tra genitori e figli. I figli ci guardano e ci ricordano che i valori ai quali li abbiamo educati devono essere sempre validi. Sotto questo punto di vista L'assalto è un film sulla dignità ritrovata. Se c'è stato un abbraccio tra l'economia sana del nostro paese e quella criminale, ci sono anche le vittime che hanno avuto il coraggio di ribellarsi e di ritrovare la via della legalità. Il nostro film è dedicato a loro.