Economia
June 25 2014
2014 nuovi posti di lavoro in otto settimane. Tutti destinati ai giovanissimi, per combattere quello che anche in Australia sta diventando un problema gravissimo: la disoccupazione giovanile. In base alle ultime statistiche ha raggiunto addirittura il 16,8 per cento, poco meno del triplo del tasso nazionale, che è invece "fermo" al 5,9 per cento.
La nuova campagna pro-occupazione australiana si chiama Jobs 2014, e per massimizzarne l'efficacia il governo ha deciso di farla gestire a quartieri e comunità, consapevole di quanto sia radicato in questo paese il senso di appartenenza alle micro realtà locali.
A livello nazionale, regionale, cittadino e di quartiere, tutti gli operatori economici del paese, a prescindere dalle dimensioni del loro business, sono stati esortati a dare il loro contributo aiutando il paese ad offrire a tutti quei giovani che fanno fatica a trovare il loro spazio nel mondo del lavoro qualche opportunità in più. Proprietari di aziende, discoteche, cinema, grandi magazzini e supermercati, ma anche negozianti, ristoratori, salumieri, giornalai, parrucchieri ed estetiste: ognuno deve fare la sua parte. Poco importa che sia in grado di offrire solo qualche posizione part-time o a tempo determinato. Ciò che conta è ridurre il numero dei disoccupati da un lato, e dare a questi ragazzi sempre più frustrati la possibilità di accumulare un po' di esperienza che li aiuti in futuro a trovare un impiego migliore, più impegnativo, in termini di tempo, o magari solo un po' più stabile.
Per facilitare ancora di più l'incontro tra domanda e offerta, quando magari un quartiere non è in grado di garantire un numero di posti di lavoro sufficiente a soddisfare le richieste dei giovani che vi abitano, o per andare incontro al desiderio di chi vorrebbe trasferirsi altrove, il governo di Tony Abbott ha sponsorizzato il lancio di un sito web, jobs2014.com.au , gestito da una delle principali agenzie per il lavoro del paese, il gruppo WPC.
Tuttavia, se da un lato il paese è convinto che offrendo ai giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni l'opportunità di entrare nel mercato del lavoro australiano questi ultimi riusciranno poi, grazie alla breve esperienza accumulata, a farsi strada da soli senza problemi, c'é chi resta scettico sugli effetti di medio e lungo periodo di questa iniziativa. "Dare la preferenza agli australiani è d'obbligo, visto che il paese è ormai invaso da stranieri iper-qualificati che si accontentano di svolgere lavori anche umili nel nostro paese, lasciando i nostri ragazzi in difficoltà", ha commentato un funzionario della municipalità di Stonnington, a Melbourne, nel Victoria. "Ma se da un lato gli australiani devono capire che studiare, oggi, è fondamentale per avere successo nella vita", ha continuato, esortando indirettamente i giovani disoccupati a tornare a scuola a specializzarsi nel settore che più preferiscono", dall'altro Canberra dovrebbe già mettersi al lavoro per studiare un Jobs 2014 2.0, basato su offerte di lavoro più stabili e strutturate". Perché con un tasso di disoccupazione giovanile che rischia di superare il 17 per cento è di questo che abbiamo bisogno. E in fretta".
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