Settore auto in crisi: immatricolazioni in Europa in calo del 4,2% e Stellantis crolla del 26%

Non si ferma la frenata del settore automobilistico europeo. Male i dati di settembre e molto male Stellantis che perde ancora quota di mercato. I dati dell’l’Acea, (l’associazione dei costruttori europei) evidenziano una flessione del 4,2% delle immatricolazioni in Europa rispetto a settembre 2023 e una perdita del 26% per il gruppo guidato da Carlos Tavares. La rotta insomma non si inverte.

Le immatricolazioni di auto nell'Europa occidentale (che include l'Unione europea, i Paesi Efta e il Regno Unito) sono diminuite del 4,2% rispetto allo stesso mese del 2023, toccando quota 1.118.083 veicoli. Sebbene si sia assistito a un lieve recupero rispetto al tracollo di agosto, quando il calo era stato del 16,5%, il mercato rimane in difficoltà, segnato dalla contrazione delle vendite di auto tradizionali e dalla volatilità delle vendite di veicoli elettrici.

Tra le case automobilistiche che più hanno risentito della frenata del mercato spicca Stellantis, che a settembre ha registrato una pesante flessione del 26% nelle immatricolazioni, attestandosi a 148.306 unità vendute. La quota di mercato di Stellantis è scesa così dal 17,2% al 13,3%, aggravando ulteriormente un trend negativo che ha caratterizzato l'andamento dell'azienda nei primi nove mesi dell'anno. Da gennaio a settembre, infatti, il gruppo ha venduto 1.550.043 veicoli, con un calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Negli ultimi giorni ad aggiungere pressione su una situazione già complessa sono arrivati, per il gruppo nato dalla fusione tra Fiat Chrysler e PSA, il richiamo di 54.000 SUV crossover ibridi (per un problema con il pedale del freno) e l’abbassamento dell’Outlook del gruppo a negativo da parte di Moody’s. Per non parlare dell’intervento della Casa Bianca che ha chiesto ufficialmente all’azienda di rispettare gli impegni previsti nel piano industriale e negli investimenti, alla luce delle tensioni con i sindacati. E infine i dati del terzo trimestre del 2024 con perdite a doppia cifra. Le consegne in Europa sono scese del 17% e nel Nord America del 36%. Complessivamente, le consegne globali del gruppo nel trimestre sono scese del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Il calo del mercato automobilistico europeo si è fatto sentire in particolare in tre dei quattro principali mercati: Francia (-11,1%), Italia (-10,7%) e Germania (-7%). In controtendenza la Spagna, che ha registrato un aumento del 6,3%, grazie soprattutto agli incentivi sulle auto elettriche. Questi veicoli, sebbene abbiano contribuito a ridurre le perdite complessive a settembre, continuano a mostrare una certa volatilità. Le immatricolazioni di auto elettriche sono infatti diminuite del 5,8% a livello europeo, con una quota di mercato scesa dal 14% al 13,1%. A pesare sul dato complessivo è stata la flessione del mercato tedesco, dove le vendite di elettriche sono crollate del 28,6%. In crescita invece le vendite di auto ibride, che a settembre hanno guadagnato il 12,5%, superando le auto a benzina con una quota di mercato del 32,8%. Le auto a benzina, dal canto loro, hanno visto una flessione del 17,9%, mentre quelle diesel hanno subito una contrazione ancora più marcata, con un calo del 23,5%.

Guardando alle grandi case automobilistiche, Volkswagen ha mantenuto una posizione stabile, con vendite pressoché invariate (+0,3%), Renault ha registrato un calo dell’1,5%, mentre Toyota ha segnato un +5,1% e Tesla ha visto un balzo delle immatricolazioni del 31%, beneficiando del crescente interesse per i veicoli elettrici. Tuttavia, il settore rimane sotto osservazione, con attese per i risultati trimestrali di altri protagonisti come Tesla, General Motors, Porsche e Mercedes-Benz, che saranno cruciali per capire come le principali case stiano navigando.

TUTTE LE NEWS DI ECONOMIA

YOU MAY ALSO LIKE