Economia
September 22 2023
La controversa normativa Euro 7 sulle emissioni delle auto è sempre più in bilico. Dopo le forti critiche dell’industria automobilistica e la presa di posizione contraria di alcuni Paesi, Italia in testa, arriva la notizia che la presidenza spagnola dell’Unione europea starebbe lavorando ad una bozza di compromesso che attenua i limiti dei nuovi standard e soprattutto ne posticipa l’entrata in vigore (il passaggio a Euro 7 è attualmente fissato al 1° luglio 2025per le vetture e al 2027 per i camion).
La normativa approvata dalla Commissione prevede un ulteriore taglio delle emissioni inquinati con voci specifiche anche per quanto riguarda l’usura dei freni e degli pneumatici. I contrari alle nuove regole contestano il fatto che il passaggio da Euro 6 a Euro 7 comporta un miglioramento infinitesimale nelle emissioni, a fronte di enormi investimenti delle Case automobilistiche verso una tecnologia, quella diesel, destinata in breve tempo a sparire. Investimenti inutili, imposti per giunta proprio nel momento in cui le aziende europee stanno concentrando i propri sforzi sull’elettrico per arginare l’invasione cinese e di Tesla. Una posizione riassunta dalle parole di Luca De meo, presidente di Acea (l’associazione dei costruttori europei). “Su Euro 7 voglio essere chiaro – ha detto De Meo- -Le regole vanno completamente riviste, conservando comunque la nuova attenzione all’inquinamento che proviene da freni e pneumatici. Ma per i motori è assolutamente impossibile soddisfare i limiti Euro 7 entro il 2025 con regole che non sono state a oggi ancora definite. Non è possibile farlo. E l’Euro 6 final va benissimo”. Per l’Acea, con le attuali norme Euro 6/VI, l’Ue già dispone degli standard più completi e severi al mondo in materia di emissioni inquinanti (come Nox e particolato).
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