Economia
December 10 2013
Fin da bambina Claudia Parzani, madre casalinga e padre imprenditore nel Bresciano, aveva due certezze: da grande sarebbe diventata avvocato occupandosi di diritto societario e non avrebbe mai fatto le pulizie di casa («Ripetitivo e frustrante» dice ridendo). Di certo questa signora oggi 42enne dai modi garbati ma dalla volontà di ferro non ha spolverato i mobili, anche se ha messo su casa e famiglia con marito e tre figlie: facendosi le ossa in importanti studi legali internazionali (dal 2007 è partner dello studio Linklaters), si è trovata a seguire operazioni bancarie storiche (e controverse) come l’acquisizione della Banca agricola mantovana da parte del Monte dei Paschi. E oggi è in prima linea su diverse ricapitalizzazioni bancarie.
Risultato: il Financial Times l’ha inserita, unica donna, nella classifica dei 10 legali più innovativi d’Europa. «In occasione del terzo aumento di capitale dell’Unicredit è stata considerata innovativa per esempio la metodologia che ho applicato e che ha consentito alla banca, in un mercato altalenante,
di gestire con flessibilità la finestra da prendere» spiega Parzani. Che di premi dal quotidiano britannico ne ha avuti due. Uno alla carriera e uno per il progetto «In the boardroom», lanciato nel giugno 2012 in collaborazione con Ge Capital ed Egon Zehnder per formare in tre anni 270 donne da inserire nei consigli di amministrazione aziendali.
«Un primo drappello di 20 signore è già stato cooptato in cda di rilievo come Cofide, Impregilo e CartaSi» racconta Parzani, che dal giugno scorso è diventata presidente dell’associazione Valore D, che riunisce 86 grandi aziende per la promozione del talento femminile, ma è da sempre attiva sul fronte rosa. «Sono partita anni fa organizzando incontri formativi a colazione per le ragazze dello studio, ma ormai ai miei Breakfast@linklaters partecipano oltre 100 donne manager e professioniste di rilievo» precisa Parzani. Favorevole, sì, alle donne, ma non per la chiusura. Così a Valore D tra i consiglieri ha appena inserito sei uomini, di cui quattro amministratori delegati: Gianmario Tondato (Autogrill), Davide Traxler (Chopard), Giacomo Moletto (Hearst) ed Emilio Petrone (Sisal).