Lifestyle
January 31 2013
Folla a Linate, poi tutti a Malpensa. Caos all'Ospedale di Busto Arsizio. Per non parlare del delirio poi in centro a Milano tra ristorante (con corollario di incidenti con le forze dell'ordine) e sede del Milan in via Turati. Non c'è che dire. Mario Balotelli ha, come logico, risvegliato l'entusiasmo della tifoseria rossonera. Ma non è che si sta esagerando?
Dal punto di vista economico e prettamente di mercato se si pensa alla cifra globale e alle modalità di pagamento il Milan ha fatto di sicuro un affare. Merito di Adriano Galliani, ancora una volta capace di condurre in porto una trattativa complessa come meglio non si sarebbe potuto nemmeno immaginare. Ma dal punto di vista tecnico e calcistico, che acquisto è?
Nessuno, ovvio, discute le doti di Balotelli; un mix di potenza e tecnica che in pochi al mondo hanno (della sua età forse nessuno). Ma..
Ma nel Manchester City queste qualità si sono viste ad intermittenza, anzi. Se guardiamo poi l'ultima stagione praticamente mai. Dallo scorso agosto infatti Supermario ha collezionato 20 presenze, tra Premier League, Champions e Coppa di lega. 3 soli i gol realizzati. Mentre spesso (12 volte) l'attaccante italiano è stato sostituito o entrato dalla panchina.
Numeri di certo non da Top Player. Se a questo aggiungiamo i vari provvedimenti disciplinari, le continue liti con Mancini, le squalifiche non si può che dire che questi ultimi 6 mesi sono stati a dir poco disastrosi. Mancini, al di là delle dichiarazioni di facciata nelle quali racconta il "dispiacere" per aver perso Mario, ha dato il via libera alla sua cessione proprio perché non vedeva via d'uscita. In due stagioni e mezzo non è riuscito a sfruttare in pieno il talento di Balotelli.
Un po' quello che era accaduto all'Inter con Mourinho e Moratti. Soprattutto per il presidente nerazzurro Mario era non solo un giocatore, una scommessa, ma quasi un figlio.
Ed anche in Nazionale non è che le cose siano andate in maniera diversa. Balotelli è titolare intoccabile in attacco, e ci mancherebbe altro. Come dimenticare la doppietta in semifinale degli Europei con la Germania? In pochi però ricordano che nelle partite di qualificazione erano piovute critiche feroci verso la punta parsa distratta, molle, con quell'atteggiamento un po' superficiale e strafottente che fece infuriare varie volte i tifosi dell'Inter.
Ora quindi la palla passa nelle mani di Allegri. Forse il Milan è davvero la società giusta, la migliore possibile per gestire un "elemento" del genere.
Forse. Di una cosa siamo sicuri. Balotelli di oggi non è l'Ibrahimovic di due anni fa che da solo vinse uno scudetto e mezzo. Balotelli di sicuro oggi è una mania, di certo non ancora un campionissimo