Televisione
February 12 2015
Ci vuole coraggio, ammettiamolo, a chiamare tre serie tv che parlano di donne e uomini gay Banana, Cucumber (cetriolo) e Tofu. Ma quello che altrove verrebbe derubricato come cattivo gusto, a Channel 4 è concesso: la più creativa e iconoclasta delle tv inglesi ha affidato a Russell T Davies (tra gli autori del Doctor Who) un trittico di telefilm per raccontare l'omosessualità "come mai farebbe una tv americana". E il risultato è stato eclatante.
Da circa un mese Banana, Cucumber e Tofu tengono incollati allo schermo gli inglesi (e i diversamente inglesi che le guardano off the record su internet): le prime sono due serie tv che si scambiano protagonisti e storie, mantenendo diverso il punto di vista e il ritmo narrativo, la terza, Tofu, è un documentario a puntate con interviste sul sesso ai sudditi di sua maestà. Comizi d'amore in salsa british, se volete (ma senza la tenera compostezza di Pasolini: 40 anni dopo e nella libertina Inghilterra non avrebbe proprio senso).
Un argomento non nuovo per Davies, che 16 anni fa, nel 1999, firmò Queer as folk, la prima serie tv a tema gay di cui la tv abbia memoria.
Oggi come allora, la storia, anzi le storie si svolgono a Manchester e non come prevedibile a Londra perché Davies voleva una città che non fagocitasse i protagonisti e la loro nevrotica joie de vivre. E sì che ne hanno di cose da raccontarci: Cucumber, 8 puntate in onda su Channel 4, segue le turbolenze sentimentali del giovane Freddie (Freddie Fox) e di Henry (Vincent Franklin) e Lance (Cyril Nri), una coppia scoppiata di uomini gay di mezza età.
Banana, in onda su E4, si concentra invece su ragazze e ragazzi come Dean (Fisayo Akinade), nati dopo il 1990, in quella che Davies ha definito "cinquanta sfumature di gay": sono piccole storie di amore e consapevolezza in un mondo tutt'altro che ostile (per fortuna). Ma la separazione tra le due serie è puro artificio narrativo e di palinsesto: i protagonisti saltano felicemente da una all'altra, come in un gioco di specchi.
E a proposito di giochi, divertente quello di parole dietro i titoli: tofu, banana e cetriolo altro non sono che gli stadi dell'erezione secondo un serissimo studio svizzero sulla sessualità maschile. Metafora spiccia sì, ma in nome della scienza. E il segno che nel 2015, forse, non è più tempo di titoli come Niente sesso, siamo inglesi.