Economia
December 13 2017
Un nuovo e decisivo passo per incentivare i pagamenti elettronici a discapito dell’uso del contante: è da leggere così il senso del decreto con il quale il governo ha deciso di abbassare il tetto delle commissioni interbancarie che si pagano ogni volta che effettuiamo un’operazione con carta bancomat o carte di credito.
Il ragionamento che sta alla base di questa scelta è che una riduzione dei costi per clienti e imprese, possa appunto scoraggiare l’uso del cash, che spesso nasconde pratiche illegali, aumentando la trasparenza nelle transazioni commerciali. Ma vediamo nel dettaglio cosa ha deciso il governo.
Come tutti quelli che hanno un bancomat o carta di debito ben sanno, ogni volta che si effettua un prelievo da uno sportello Atm, se l’apparecchio in questione non è della nostra banca, siamo tenuti al pagamento di una commissione, la cui entità è stabilita in modo autonomo da ciascun istituto di credito. Esiste però un tetto oltre il quale tali commissioni non possono andare.
Ebbene, il nuovo limite stabilito dal governo è il seguente: commissione dello 0,2% dell’importo della transazione (finora la media era lo 0,5%). Ricordiamo che tale tetto fissato per le carte di debito, vale anche nel caso si effettui una qualsiasi transazione commerciale attraverso un pagamento elettronico con Pos.
Il nuovo decreto fissa nuovi limiti delle commissioni anche per le carte di credito. Essi saranno pari allo 0,3% dell’importo della transazione (finora la media era lo 0,7%).
Da notare tra l’altro, che non cambia invece il metodo di pagamento delle commissioni, siano esse applicate ai prelievi o sull’utilizzo delle carte di credito e debito per i pagamenti diretti: le spese verranno infatti sempre addebitate direttamente sul conto corrente legato al bancomat.
La voce di costo in questione sarà inoltre sempre visibile in tempo reale, nello stesso momento del prelievo: basterà chiedere un estratto conto alla propria banca.
Il decreto del governo non si occupa però solo di commissioni, ma fissa anche nuove regole per quel che concerne l’uso stesso di carte di credito e di debito. Innanzitutto mette fine al cosiddetto surcharge, ossia la possibilità concessa sinora alle aziende di praticare un prezzo più alto a chi pagava con bancomat o carta di credito. D’ora in poi ci sarà il divieto di applicare un sovrapprezzo per l’utilizzo di un determinato strumento di pagamento.
Inoltre, via libera anche ai micro pagamenti, cioè quelli inferiori a 5 euro, con carte di debito e di credito. Le banche infatti verranno obbligate ad applicare, per tutti i tipi di carte, commissioni di importo ridotto per tali pagamenti rispetto a quelle applicate alle operazioni di importo pari o superiore. Il tutto, ancora una volta, per promuovere l’utilizzo delle carte, nel caso specifico, anche per cifre molto basse.