Luca Russo e Bruno Gulotta
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Attentato di Barcellona: chi erano Bruno Gulotta e Luca Russo, le vittime italiane

Si chiamano Bruno Gulotta e Luca Russo le due vittime italiane dell'attacco terroristico che nel pomeriggio del 17 agosto ha sparso sangue a Barcellona, facendo 13 morti e un centinaio di feriti.

Entrambi giovani, uno trentacinquenne e padre di due figli, di Legnano, l'altro venticinquenne con il futuro davanti, di Bassano del Grappa, si trovano sulla Rambla a trascorrere le loro vacanze quando il furgone bianco li ha travolti. 

Ecco chi erano i due giovani italiani morti a Barcellona.

Chi era Luca Russo

25 anni, di Bassano del Grappa (Vicenza), laureatosi in ignegneria a Padova l'anno scorso, Luca Russo lavorava per un'azienda di Carmignano del Brenta, nel padovano. Era a Barcellona con la fidanzata Marta Scomazzon, rimasta ferita ma non in gravi condizioni. 
"Aiutatemi a riportarlo a casa. Vi prego": è l'appello scritto su Facebook della sorella di Luca, Chiara Russo.

Proprio su Facebook Luca il 15 giugno aveva scritto il suo ultimo post: "Nasciamo senza portare nulla, moriamo senza portare via nulla. E in mezzo litighiamo per possedere qualcosa".


Il corpo di Luca spazzato via

Marta Scomazzon, la fidanzata di Luca Russo, ha racconto alla zia il drammatico momento sulla Rambla: "Stavamo camminando assieme poi ci è venuto addosso il pulmino: io sono caduta e mi sono accorta che Luca non c'era più, non l'ho più visto da quel momento, il suo corpo è stato spazzato via".

Bassano del Grappa è sconvolta. "Tutta Bassano è attonita", ha detto il sindaco Riccardo Poletto. "Conoscevo bene il ragazzo perché aveva frequentato il Liceo Brocchi dove io insegno religione, anche se non è stato un mio studente. Anche la sua ragazza, Marta Scomazzon è nota in città, è stata impiegata per qualche tempo all'ufficio stampa del Comune. Ragazzi a posto, che avevano il futuro davanti. Viviamo momenti di sbigottimento e incredulità anche se in queste ore sale la rabbia per una violenza che non accettiamo".

Sarà organizzato un momento cittadino di silenzio e partecipazione in ricordo della giovane vittima.


Chi era Bruno Gulotta 

Bruno Gulotta, 35 anni, residente a Legnano (Milano), padre di due figli, esperto informatico, Bruno Gulotta era in vacanza con la famiglia a Barcellona. La sua compagna Martina e i figlioletti erano lì con lui. È stata proprio Martina ad avvisare della sua morte il datore di lavoro di Bruno, la sera stessa dell'attentato. La Farnesina solo l'indomani l'ha confermato. 

Responsabile marketing e vendite del quotidiano on line specializzato in tecnologia Tom's Hardware Italia, Bruno Gulotta stava vivendo la sua spensierata settimana di Ferragosto, postando su Facebook le tappe del suo percorso, una foto da Cannes, una dalle Ramblas di Barcellona. Fino all'impensabile. 

Bruno "era un punto di riferimento per tutti quelli che lo hanno conosciuto. Per noi di Tom's Hardware era una colonna portante", scrive sul sito della testata il country manager Robero Buonanno. "Chiunque entrava in contatto con lui, che si trattasse di clienti, fornitori o star del web, restava colpito dalla sua gentilezza e dalla sua professionalità. Aveva una fame insaziabile di conoscenza ed era un vero smanettone, uno di noi, anche se poi aveva deciso dedicarsi a tempo pieno al marketing e alle vendite, di cui era diventato responsabile". 

Il sindaco di Legnano ha dichiarato il lutto cittadino.

Il ritratto di Bruno Gulotta nelle parole dei colleghi

Nel lungo articolo dedicato a Bruno Gulotta dai colleghi della Tom's Hardware Italia si legge anche: Era "un punto di riferimento costante anche per chi dovesse smanettare su computer, software o piattaforme web. Portava sempre con sé un kit di emergenza ed era in grado di risolverti ogni problema, in qualsiasi momento, anche se non gli competeva. Perché Bruno era una persona veramente generosa e di cuore".

Bruno "riusciva a condurre una ricca vita familiare e una brillante carriera professionale" con equilibrio invidiabile.

La tragedia dei figli e della compagna

Bruno lascia la compagna Martina e i figli Alessandro e Aria, di 6 anni e 7 mesi, bimbetti scampati alla morte ma non alla tragedia che ora si apre.

Ecco ancora le parole di Buonanno sul sito di Tom's Hardware Italia: "È una tragedia che ci colpisce sotto tanti aspetti, uno più drammatico dell'altro. Ci immedesimiamo nella compagna Martina, che con la forza di una giovane mamma si troverà davanti prove che nessuno dovrebbe mai sostenere. Ci mettiamo nei panni del piccolo Alessandro, che si prepara a iniziare le scuole elementari con la consapevolezza che la vita sua e della famiglia non sarà più la stessa. E poi pensiamo alla piccola Aria, che non ha negli occhi la scena tremenda ma che non conoscerà mai il suo papà".

L'ultimo post di Bruno su Facebook

L'ultimo messaggio su Facebook Bruno Gulotta l'aveva postato 20 minuti prima di essere investito dal tir.

"Era felice, erano una famiglia felice in vacanza", ha raccontato all'Ansa il suo datore di lavoro Pino Bruno, che da tre anni e mezzo lavorava al suo fianco. "Era un genio dell'informatica".  

Insieme alla sua famiglia stava facendo un viaggio itinerante, erano passati per Cannes e poi erano arrivati a Barcellona. Quel maledetto pomeriggio, spiega Bruno che ha parlato con la compagna, "stavano passeggiando tutti insieme sulla Rambla, poi all'improvviso lui è stato travolto. Non ho chiesto troppi dettagli alla moglie, ho voluto rispettare il suo dolore".


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