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April 17 2014
Con 12.331 spettatori a riempire anche l'ultimo seggiolino disponibile per la prima sfida playoff tra l'EA7 Milano e il Maccabi Tel Aviv, il Forum è una gigantesca macchia rossa. Che diventa incandescente quando a due minuti dalla sirena l'Olimpia è sopra di 12 punti (84-72) e accarezza già l'idea della vittoria. Sbagliando, però, perché alla fine a festeggiare è la piccola macchia gialla di tifosi israeliani: merito del Maccabi, che ci crede fino in fondo e continua a macinare gioco secondo le indicazioni di coach David Blatt (emblematica in tal senso l'esecuzione alla velocità della luce per la tripla di Hickman che vale l'84-80 a 26" dalla fine del tempo regolamentare); ma anche e soprattutto demerito dei milanesi, che dopo aver gettato il vantaggio perdono anche la tranquillità ritrovandosi anche e soprattutto con mani tremanti ai tiri liberi. In piena rimonta del Maccabi, ecco così arrivare l'errore di Daniel Hackett dalla lunetta e quello ancora più grave di Keith Langford, che con soli 7 decimi sul cronometro e dopo aver impattato sull'87-87 fallisce il tiro che avrebbe dato la vittoria all'EA7 per mezzo canestro.
Supplementare, dunque, con la squadra di coach Banchi che appare però frastornata da quanto accaduto, mentre coach Blatt (che aveva avuto in precedenza 17 punti, con 7/9 a referto, dalla fisicità del centro XXXL Sofoklis Schortsanitis) punta tutto a centro area sull'ex canturino Alex Tyus (le cui stoppate si riveleranno decisive in chiave difensiva) e ha i punti decisivi dal perimetro come in penetrazione da Ricky Hickman (top-scorer con 26 punti) e dall'altro esterno Tyrese Rice (17 totali). L'ultima chance per Milano è sempre dalla lunetta e sempre con Langford, che dopo aver realizzato il libero del 99-101 deve obbligatoriamente sbagliare il secondo tentativo alla ricerca di una carambola favorevole che non arriva...
Ovvio il rammarico finale di coach Luca Banchi, che (proprio come Blatt) considera però questo solo il primo episodio di quella che si preannuncia come una dura serie: "Con la seconda partita", commenta l'allenatore dell'EA7, "che sarà ancora più complessa della prima. Ancora una volta ci troviamo così a dover accelerare il nostro processo di maturazione per arrivare a un risultato importante". Processo di maturazione che è forse stato paradossalmente rallentato nell'ultimo periodo dai continui e relativamente facili successi in Campionato, con le "pratiche" archiviate di solito già a cavallo tra il terzo e l'ultimo quarto e una conseguente rilassatezza negli ultimi giri di lancetta, pagata questa volta con gli interessi dopo il campanello d'allarme suonato nell'ultima sfida contro Cantù. Si dice però che i campioni sappiano imparare anche e soprattutto dagli errori: quello che sono chiamati a fare già da venerdì sera Hackett, Langford e compagni, con i centri Samardo Samuels (17 punti, 7 rimbalzi) e Gani Lawal (14 punti, 5 rimbalzi e 3 stoppate, inclusa quella nella "Top 5" qui sotto) chiamati a ripetere la staffetta per togliere fiato e quindi minuti sul parquet al gigantesco Schortsanitis.
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