Società
July 31 2019
Non ci sono più le spiagge di una volta. Gli stabilimenti balneari con le distese di lettini a perdita d’occhio hanno cambiato pelle: oggi i beach club dominano i litorali, italiani e non solo, con veri e propri lidi che diventano set a cielo aperto e offrono servizi deluxe, puntando su bar dai design raffinati, cucine aperte dalle colazioni a tarda notte e servizi su misura per una clientela sempre più esigente. Ecco gli indirizzi cult e le nuove aperture selezionate da Panorama.
Da beach club a beach cult, il passo è breve. Scenograficamente batte tutti e ogni estate alza l’asticella dei servizi per soddisfare la sua clientela tendenza jet setter. Quest’anno si presenta con un layout rinnovato, dagli arredi all’illuminazione all’area lounge con baldacchini e lettoni. Al tramonto cambia pelle: si opta per l’aperitivo vista tramonto o per la cena stellata al Pomireau dello chef Giancarlo Morelli, magari al tavolo più ambito, il Prestige, allestito in un ritaglio nella roccia sospeso sull’acqua (si spende tra i 130-150 euro). Poi si balla al The Rock Club, con la sua parata di dj internazionali, tra cui il 9 agosto Martin Solveig, star mondiale della consolle.
A Cala Conta, ci si gode uno dei tramonti più scenografici di tutta Ibiza. Di giorno sembra il classico stabilimento balneare, nel pomeriggio vira sul glam per un aperitivo indimenticabile con il Milagrito, a base di vodka e succo di mela spremuta al momento. Mondano ma con garbo, incarna l’essenza ibizenca con un menu che mixa cucina spagnola e indiana.
Sul fronte beach club, ha già aperto da poche settimane il Big Sur, nuovo format dell’imprenditore milanese Luca Guelfi, che ha puntato sulla spiaggia di Liscia Ruja, in Costa Smeralda. Un po’ hippy, un po’ flower power, è una piccola oasi dove ci si tuffa in un’atmosfera anni ‘70 tra tavole da surf e grandi feste in spiaggia ogni quattro settimane per celebrare la luna piena. Il dj set si accende tutti i pomeriggi, poi scatta l’aperitivo, c’è anche l’avocado toast, vero tormentone food di questa estate, ma ci si ferma anche per la cena per le linguine vongole e bottarga.
Negli anni ’60 era una meta iper chic, oggi è super affollata ma nessuno rinuncia a esserci. Famosissimi e aspiranti tali di tutte le nazionalità scendono dagli yacht e si danno appuntamento allo Scorpios, beach club dall’allure selvaggia dove in una sola sera capita di incrociare Leonardo DiCaprio, la top model Ana Beatriz Barros e i principi Paolo e Marie-Chantal di Grecia. Il cocktail? Il Wild Island: gin, lime e anguria.
Riscrivere il concetto di stabilimento balneare romagnolo per virare sul beach club è un’impresa rischiosa. Al Maré ci sono riusciti, mantenendo la dimensione glocal: tradotto, ci si sente sempre a casa, facendo shopping tra libri e oggetti d’arredamento o yoga sup. Imperdibili i dinner a tema, come le Cene in riva, ripetute ogni mese (prossimo appuntamento il 29-30 luglio): si cena con i piedi sulla sabbia, il menu che spazia dalle tapas ai passatelli, mentre l’ambiziosa carta dei vini guarda al territorio e ai naturali.
Spinge l’acceleratore sulla mondanità il Nikki Beach di Marina di Pietrasanta, che ha portato in Versilia il format fatto di spiagge di lusso e show evento. La clientela parla italiano ma anche russo, e sorseggia champagne direttamente nella piscina in marmo di Carrara. Di giorno ci si abbronza, di sera si fa festa o si gusta il menu tosco-fusion dello chef Cesare Lazzeri. Nikki Beach è anche in Costa Smeralda, con la luxury beach a Cala Petra Ruja, dove c’è l’immancabile Whyte Party (3 agosto), mentre al pop up beach bar al Porto Vecchio di Porto Cervo, si esibiranno i Planet Funk.
Anche la Puglia punta a intercettare una clientela sempre più internazionale (e disposta a spendere). Il brand Coccaro ha aperto un club a Monopoli che in poche settimane è già tra gli indirizzi imperdibili della Valle d’Itria. In spiaggia si sta comodi tra lettini oversize e cabanas private, una zona spa e un ristorante di pesce con gli immancabili piatti di crudo. La «dolce vita» in salsa pugliese si declina con l’elegante retro cocktail bar.
L’agenda di eventi è fitta all’Eco del Mare, caletta mozzafiato nel cuore del Golfo dei Poeti, in Liguria, che spicca per i servizi curatissimi del resort (in alta stagione, camere da 794 euro a notte) e la discrezione assoluta. La spiaggia, riservata agli ospiti dello stabilimento, è allestita con pochi ombrelloni e tende bianche per offrire il massimo della privacy, mentre al ristorante si cena col pescato del giorno. Di sera scattano i live music e le feste a tema, come «La notte del cappello», il 12 agosto, tra cena, fuochi d’artificio e panama.
Segue il nuovo trend, pochi lettini e ben distanziati tra di loro, anche il Tao Beach Club che strizza l’occhio alla clientela più «fighetta», con due aree spiaggia tra cui una vip, con postazioni da 375 euro al giorno compresa l’assistenza di un cameriere. All’aperitivo ci si arriva anche in barca per un cocktail nel beach bar che mixa dj set e serate chill out. Quanto al ristorante, vince la tradizione e il rispetto delle materie
Più che un beach bar è una vera istituzione, riaperta dopo il recente restyling affidato a Philippe Starck. Il Basil’s, sull’Isola di Mustique, è costruito a picco sull’acqua, domina una delle baie più belle dei Caraibi e negli anni è diventato il punto di riferimento per artistocrat e milionari che attraccano nell’esclusivo atollo. Il Mustique Mule, a base di vodka e ginger beer è tra i cocktail preferiti di Kate Middleton, che sull’isola è di casa.
Glamour, irriverente e leggendario. Il risto-club cabaret Lìo del Pacha Group sbarca anche in Costa Smeralda. L’opening è fissato per il 27 luglio, quando verrà inaugurato a Poltu Qualtu il locale gemello di quello di Ibiza, che vanta liste d’attesa e frequentazioni come il tennista Rafael Nadal, l’attrice Anne Hathaway e lo stilista Valentino. Il format resta invariato anche in terra sarda e ogni cena si trasforma in uno show super sensuale.