Beckileaks, lo scandalo mail che ha travolto David Beckham


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David Beckham, uno degli uomini più "fashion" anche e soprattutto per la sua barba
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Nella foto David Beckham
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David Beckham, nel dubbio, si è assicurato tutto quanto per 100 milioni di sterline
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Victoria Beckham, al secolo Adams è stata, insieme alle Spice Girls, il fenomeno pop degli anni '90. Avrebbe potuto rimanere una meteora del panorama musicale inglese e vivere all'ombra del potente marito David Beckham, e invece Victoria, oltre a fare 4 figli, ha seguito il suo sogno. Ha iniziato a fare la stilista, prima in sordina e tra lo scetticismo generale, poi in maniera sempre più convinta e convincente fino a diventare una delle firme della moda inglese esportata nel mondo
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David Beckham con il suo primogenito Brooklyn nel 2008
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David e Victoria Beckham: 4 figli per la royal family dello showbiz inglese: Romeo, Brooklyn, Cruz e la piccola Harper Seven
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David Beckham e Victoria Beckham invitati glamour al Royal Wedding di William e Kate
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Victoria e David Beckham
David Beckham, qui ospite in uno show televisivo USA, ha giocato la sua ultima partita da professionista il 18 maggio 2013, con il Paris Saint Germain.
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David Beckham

L'account mail di David Beckham è stato hackerato e in Rete sono state immesse circa 18 milioni di email, documenti e conversazioni intrattenute principalmente con il suo assistente o personale del suo staff. Si tratta di scambi di opinioni in cui emerge un profilo privato dell'ex calciatore ben diverso dall'aplomb inglese impeccabile che Beckham cerca di veicolare da sempre.

Cos'è Beckileaks

In Inghilterra la fuga di notizie è già stata bollata come scandalo e ribattezzata Beckileaks, crasi tra il cognome di Beckham e leaks termine con cui vengono indicate le fughe di notizie e le falle del sistema di sicurezza informatico.

In particolare è emerso l'atteggiamento poco edificante che Beckham ha tenuto nei confronti della commissione che già nel 2014 aveva negato al calciatore la nomina a Sir. Allora a porre il veto era stata Her Majesty’s Revenue and Customs (l'equivalente dell'Agenzia delle Entrate britannica), che sospettava conti poco chiari nella dichiarazione dei redditi dell'ex calciatore.

I membri della commissione verrebbero definiti nelle e-mail "Una manica di str..." e scrivendo al suo pr dopo la bocciatura della nomina David avrebbe sbottato asserendo: "Non c’è niente di vero dietro il veto, non ho fatto niente di sbagliato, era, ed è, tutto a posto. Sono solo str..."

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Da quel momento in poi, a quel che si legge dalle e-mail, tutta l'attività di beneficenza, pubblica e social di David avrebbe avuto l'unico scopo di attirare l'attenzione della Regina affinchè desse il via libera alla sua nomina a Cavaliere di Sua Maestà.

Lo scandalo internazionale

I documenti entrati in possesso del sito Football Leaks e poi ripresi dalla stampa di mezzo mondo a partire dal tedesco Der Spigegel, il francese L'Equipe e lo spagnolo El Mundo sono stati trafugati dal server della Doyen Global, la società specializzata in management dello sport.

Il gruppo è guidato dal PR Simon Oliveira che viene considerato il burattinaio del brand Beckham, colui che ne cura l'immagine pubblica e la credibilità e grande amico di David.

Ora è proprio Oliviera a sostenere che le mail siano state "Estrapolate dal loro contesto e che Beckham si sia sempre posto con impegno a sostegno delle cause umanitarie sposate".

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