Beliebers si o Beliebers no?

Penso che abbiate già capito di cosa tratta questo post: oggi intervisteremo (in realtà è “intervisterò” ma risulta meno egoista il plurale) il profilo meno Belieber della storia di Twitter Italia e una delle esponenti di spicco del panorama Belieber italiano. (Spero di non aver fatto confusione con i termini).

BOTTA

Perché “vendobiberoni”?

Innanzitutto FATTI UNA VITA! Ora che l’ho detto possiamo pure continuare… E’ chiaramente ispirato a quel pioniere di Vendommerda. La merda però è così varia che ho deciso di specializzarmi in tweet adolescenziali. Per fortuna una decina di anni fa non c’era ancora Twitter, altrimenti mi sarei dovuto retwittare da solo.

Cosa ti ha spinto a creare un account che raccogliesse il meglio o il peggio delle fans di Bieber e 1D?

Mentre mi trovavo a twittare sulla via per Damasco, ho notato come esistesse un Twitter “parallelo” in cui migliaia di piccole twittere (eh si, la maggior parte sono donne) si impegnano a farsi seguire dai propri idoli. Come in una setta, si seguono soltanto tra loro ed immagino che la loro TL sia monotematica. Ma non mi occupo soltanto di mega-fans di qualche giovane cantante. Il mio “lavoro” comprende ogni tipo di eccesso melodrammatico caratteristico della gioventù.

Leggendo i loro tweet sono stato folgorato, ne ho intuito il potenziale. Non sono la classica mmerda sgrammaticata come “Rita Dalla Chiesa retwittami se vorresti”, è come quando leggi un libro di Stephen King, hai paura di qualcosa di indefinito. Ecco, i loro tweet fanno paura, ma non ho ancora ben capito perché.

Se potessi spiegare ad ognuna di loro perché lo fai, come glielo spiegheresti seriamente?

Domanda tosta. E’ un po’ come provare a fare pace con un mujaheddin incazzato nero. Ovviamente lo farei davanti ad un bicchiere di latte, giusto per metterle a loro agio. Direi loro che non c’è nulla di male ad ascoltare un qualche tipo di cantante e che nessuno odia nessuno. Tutti abbiamo avuto i poster, le riviste e le foto nel diario. Gli farei capire che non si può basare la propria vita su una persona sconosciuta che vive dall’altra parte del mondo. Avere un sogno, un progetto, una passione nella vita è fondamentale, altrimenti saremmo vuoti…e dovremmo riempire questo vuoto con qualche “idolo”…chiunque esso sia.

Sai qual è il guaio principale? Se domandassi loro “qual è il tuo sogno nella vita?” non mi saprebbero rispondere, oppure mi farebbero morire con robe come “incontrare il mio idolo” oppure “essere seguita dal mio idolo” e verrebbero retwittate subito. Non sono mica indulgente io. Ecco, questo è l’eccesso che andrebbe “corretto”. Il vuoto che a volte incontro mi spaventa. Puoi pensare i miei retweet come lo schiaffo di un genitore. Ok, forse un genitore un po’ bastardello.

Si potrà mai scoprire la tua identità?

Molte volte ho pensato di svelarmi ma credo di voler continuare così almeno per un po’. Boh…forse un giorno.

Non pensi ci sia del buono ad avere come idolo un bravo ragazzo come Bieber?

Voglio precisare che non ho assolutamente nulla contro Bieber o chi per lui. Anzi ti svelo un segreto che mi costa molto rivelare, mi piace la sua “Never say never”.  Aspettiamo di vederlo arrivare ai 30 anni prima di definirlo bravo ragazzo. I suoi testi sembrano un remix di frasi da Bacio Perugina, ha la faccia pulita e la quantità di “love” nelle sue canzoni potrebbero riempire il Grand Canyon, ma non credo abbia avuto il tempo per le classiche “bravate” da star. Ricordo che tempo fa mandò in ospedale un paparazzo.

Quello che mi fa pensare non è tanto Bieber o chi per lui, ma il concetto di “idolo”. Ok, tutti siamo stati fan di qualcuno o qualcosa e gli isterismi ai concerti non sono una novità. Io però mi son trovato a leggere roba tipo “Crederò sempre nel never say never”, “Justin mi ha salvata da me stessa”. Sono “eccessi religiosi” che mi fanno un po’ paura. Ma mi sto dilungando, quindi chiudo, atteggiandomi a grande saggio, sospirando un “è solo l’età”.

Hai un altro profilo Twitter?

Ovvio, è il mio profilo principale. Da lì riesco pure a leggere i tweet delle decine e decine di twittere che mi hanno bloccato.

C’è uno scopo in quello che fai o è soltanto uno sfogo o un divertimento?

TROLL. Fondamentalmente sono un troll e mi diverto a provocare. Come ho già detto, non ho nulla contro Bieber, gli One Direction e compagnia bella. Quello che trovo divertente è provocare le reazioni esagerate delle loro fans. Ho collezionato una quantità di insulti e di “fatti una vita” tale da poter tappezzare casa. Stranamente sono tutti uguali, come se fossero fatti con lo stampo. Ho paura che dietro ci sia un’unica mano, una sorta di Grande Vecchio che manovra i fili… ovvio, in questo caso sarebbe un Grande Bimbo. P.S. sono al lavoro per la realizzazione di un eBook con la raccolta di tutti i migliori tweet, i migliori insulti, ecc. C’E’ DEL MATERIALE DA URLO!

Ti è mai capitato di chiacchierare serenamente con una Belieber o una Directioner?

Credo proprio di no. Ti devo però confessare che ho ricevuto tweet di stima da parte di alcune di loro, e la cosa mi ha molto sorpreso. Evidentemente avranno capito le mie reali intenzioni e si saranno fatte due risate. All’inizio di questa “avventura” avevo deciso di adottare il “modello vendommerda”. Sono fondamentalmente rimasto fedele al solo retweet, salvo qualche eccezione. A volte non posso retwittare i profili che mi hanno bloccato e per questo devo copia-incollare il link al tweet, divertendomi con dei commenti ironici.

Poi c’è l’eccezione che mi diverte di più: le twitcam (diretta video fatta mentre si twitta). Ogni tanto mi diverto ad “invaderne” alcune. Devo confessare di aver trovato ragazzine abbastanza intelligenti/furbe da capire che il mio è solo trolling, che mi hanno ignorato o si son addirittura divertite. Ecco, questo è il tipo di “gioventù” che preferisco.

Come mai molte di loro si fanno la guerra a tuo parere?

Credo tu ti riferisca alle guerre tra fans. Il più delle volte si definiscono “una famiglia”, anche perché spesso Beliebers e Directioners sono le stesse persone. Sovente però capita di doversi schierare, ad esempio per votare il vincitore di qualche MTV Bimbo-awards. Ed è così che si scatena la guerra a colpi di hashtag e di “hai insultato il mio idolo, io non ho mai nominato il tuo!” (quando ero piccolo io si insultavano le mamme). E’ una vera e propria guerra santa. Ma alla fine arrivano le diplomatiche che ricordano a tutte gli antichi valori della “famiglia” e di essere unite contro gli haters che complottano per la loro distruzione.

Suggeriscici 3 profili twitter da seguire e un profilo di una Belieber da intervistare.

Sicuramente @FRA_ST Da poco su Twitter ma allo stesso livello dei “big” da decine di migliaia di followers.

@questocazzo che mi fa morire

@verollina che amo in segreto (io la amo di più)

Beliebers: @MimiSimpsonGrey perché mi ha intenerito molto un suo tweet di qualche tempo fa.

RISPOSTA

Com’è nata per te la passione per Justin Bieber e per i One Direction? Quando hai scoperto la loro musica?

Esattamente non ricordo bene quando è nata questa passione, diciamo che non c’è esattamente una data nella quale sono diventata fan. Per Justin Bieber è successo così: io non ero sua fan all’inizio, anche perchè non mi ero mai messa d’impegno ad ascoltare le sue canzoni e non me ne ero mai interessata fino a quando non mi sono iscritta a twitter. Su twitter ho conosciuto una ragazza, una belieber per dirla tutta, che in poco tempo finì per diventare la mia migliore amica ed è grazie a lei che nacque il mio interesse per la sua musica. Iniziai ad ascoltarlo così per gioco, per sentire come mai la mia amica fosse così presa da lui, finii per innamorarmi della sua musica fino a diventarne completamente o quasi dipendente. In pochi giorni infatti già sapevo metà della sua discografia a memoria  fino ad arrivare ad essere una vera e propria belieber. Per gli 1D (abbreviazione di One Direction) invece è stato amore a prima vista se così si puó dire. Li ho conosciuti su twitter durante una delle loro live chat ed è stato colpo di fulmine, mi hanno colpito da subito, se devo dirti un motivo preciso del perché sinceramente non lo so nemmeno io, ricordo solo che quel giorno rimasi incantata davanti al computer a fissare quei cinque ragazzi che cantavano e sentivo che sarebbero diventati parte importante ed integrante della mia vita, ed effettivamente così poi è stato.

Come mai c’è molta chiusura nei confronti di chi non ama i vostri beniamini, come se doveste proteggervi sempre da qualche attacco, o come mai si ha quest’impressione?

Effettivamente non è un’impressione, noi siamo costantemente in lotta con persone che non ‘amano’ o addirittura arrivano ad odiare i nostri idoli con minacce anche di morte. Ci sono state varie circostanze in cui delle ragazze sono state minacciate e sono state vittime di bullismo proprio per la musica che ascoltavano. Per questo siamo molte protettive sulla questione, per evitare che cose di questo tipo succedano ancora.

Questo è un piccolo passaggio dell’intervista precedente alla tua : “Se domandassi loro “qual è il tuo sogno nella vita?” non mi saprebbero rispondere oppure mi farebbero morire con robe come “incontrare il mio idolo” oppure ”essere seguita dal mio idolo” E’ davvero così, o sono eccessi solo di alcune fans?

No beh effettivamente è davvero così. Per noi fans anche un semplice follow su twitter significa tanto perchè vorrebbe dire che in quel momento il tuo idolo, la ragione per cui sorridi ogni giorno, in quell’istante ha notato te, su milioni di fans in quell’istante tu sei stata l’eccezione e per molte di noi questo vuol dire tanto. Poi ovviamente c’è la realizzazione del sogno, quello di rompere ogni barriera ed arrivare  ad incontrarlo.

Ogni “periodo” ha il proprio grande idolo, come mai svetta su tutti in questi ultimi anni Justin Bieber? Non c’è la paura che possa essere solo un prodotto di marketing?

Beh la questione marketing c’entra comunque in ogni caso. Se è in cima alle classifiche di quasi tutto il mondo con cd arrivati anche al platino è perchè vende, e per noi è nostro dovere sostenerlo anche in questo, ma il motivo principale per cui noi fans, noi beliebers, lo seguiamo è per il suo approccio con no,i che molti non arrivano a capire, ma che noi, vivendo quest’avventura con lui, capiamo benissimo. Ogni gesto, ogni parola, qualsiasi cosa faccia la dedica comunque a noi fans ed è questo che spinge ognuna di noi a sostenerlo sempre.

Come mai siete sempre così attaccate? C’è una motivazione valida da parte di chi lo fa, oppure la “colpa” può stare nel mezzo?

Questa è una bella domanda a cui tutte noi diamo la stessa risposta ovvero, ‘moda’. Ormai nella civiltà in cui viviamo ‘odiare’ Justin Bieber ti fa sentire ‘in’, in certi casi addirittura ‘popolare’, quindi penso che la maggior parte delle persone che ci attaccano lo fanno per moda, per seguire la massa. Conosco tante persone che per moda lo insultavano, ma dopo aver ascoltato qualche canzone sono diventate ‘fans’, questo fa capire tanto.

Il fatto di monopolizzare social come Twitter entrando prepotentemente nei TT sempre con temi simili, non pensi aiuti nell’essere prese di mira anche da chi non si interesserebbe a voi?

Probabilmente sì, ma twitter e i TrendTopic (TT) che noi ogni giorno facciamo sono l’unico modo che abbiamo per ringraziarli per tutto quello che loro ogni giorno, anche involontariamente fanno per noi. E’ un nostro piccolo modo per sdebitarci.

Ci sono delle regole fra Beliebers e Directioners?

No, non credo esistano regole tra ‘fandom’. Anzi l’unica, forse la più importante, è che ci sia il rispetto. Tra noi ‘vere’ fans c’è rispetto reciproco, capita magari di litigare, capita abbastanza spesso anzi, ma in linea di massima tra di noi c’è molto rispetto.

C’è la consapevolezza che questa potrebbe essere una fase della vostra vita? Come è successo per le fans dei “Take That” ad esempio?

Sì c’è, ma è una questione personale. Tante fans se ne sono andate e non sono mai tornate, poi dipende dai caratteri e da quanto realmente una fan tiene e crede nel suo idolo. Se l’amore è vero il filo che tiene legato un artista ad una fan non si spezza, al contrario, si rafforza ogni giorno di più.

Se tu potessi incontrare uno dei tuoi idoli, sinceramente, come ti comporteresti, cosa riusciresti a dirgli?

Beh è difficile da dire, a me è capitato di incontrare i Sonohra, anche loro hanno avuto una bella influenza nella mia vita, e l’unica cosa che sono riuscita a dire è un grazie, perchè fondalmente è quello che noi tutte vorremmo dire ai nostri idoli, grazie, grazie per le emozioni, grazie per i ricordi, grazie per aver in parte cambiato le nostre vite e grazie sopratutto per averci fatto conoscere ragazze e ragazzi con le nostre stesse passioni e con cui si è stretto un forte legame.

Sei felice?

Felice è una grande parola, se con questo intendi se i miei idoli mi rendono felice, beh allora sì. Io devo tanto alla loro musica, a loro come persone, persone grazie alle quali ho superato questioni personali e famigliari come il divorzio dei miei e anche l’autolesionismo. Quindi sì, dal punto di vista dell’amore che provo per loro sono felice, molto felice!

Per conoscere tutti e due i protagonisti di quest’intervista seguiteli qui: VendoBiberoni e MimiSimpsonGrey

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