Economia
August 22 2012
Sarà ricordata come un’estate da record quella del 2012, non tanto e non solo per le temperature, ma soprattutto per i prezzi dei carburanti. Oggi infatti è stato infranto un nuovo limite, con la benzina che sulla rete stradale ordinaria ha superato la quota di due euro al litro in alcune Regioni del Centro Italia. Una soglia psicologica, quella dei due euro, che d’altronde in autostrada era stata già abbattuta da qualche giorno, con i prezzi che oggi viaggiano addirittura tra i 2,04 e i 2,10 euro al litro. Una corsa inarrestabile dei prezzi che giunge come l’ennesima mazzata per i vacanzieri in procinto di rientrare dai luoghi di villeggiatura.
E a rendere ancora più amara questa situazione, sono arrivate, sempre oggi, le parole di Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’Eni. Intervenendo a Rimini al Meeting di Comunione e liberazione infatti, Scaroni ha precisato che gli aumenti che si stanno registrando non sono certamente un fenomeno passeggero, ma derivano da condizioni strutturali con cui dovremo fare i conti a lungo.
C’è innanzitutto da considerare infatti il valore sempre più esorbitante del petrolio, il cui prezzo, a causa di una serie di tensioni internazionali, in questi giorni ha raggiunto punte di 116 dollari al barile. Oggi siamo a quota 114, ma si capisce bene come la cosa faccia ben poca differenza. Altro fattore penalizzante poi è quello del valore del dollaro, moneta con cui avvengono gli acquisti di greggio, e che in questi mesi si è fortemente rivalutata rispetto all’euro, rendendo la nostra bolletta energetica molto più salata.
Infine c’è un problema tutto italiano, sottolineato anche dallo stesso Scaroni, che riguarda l’elevato peso delle accise statali, cresciute in modo esponenziale soprattutto negli ultimi mesi. Un’anomalia che abbiamo sottolineato più volte , ma che non si può fare a meno di ricordare costantemente visto che rappresenta la vera palla al piede del nostro mercato dei carburanti.
Un peso che diviene ancora più insopportabile nel giorno in cui dalla Francia, il primo ministro Jean-Marc Ayrault, ha annunciato ufficialmente la decisione del governo transalpino di abbassare le accise su benzina e gasolio. Una scelta in linea con quanto contenuto nel programma elettorale del neo-presidente Francois Hollande che ha promesso di mettere sotto controllo il prezzo dei carburanti .
Insomma, come in Italia, anche in Francia i vacanzieri si apprestano a tornare dalle ferie, ma almeno Oltralpe avranno meno timori ad avvicinarsi alle colonnine dei distributori di benzina. Per noi italiani invece fare il pieno diventa sempre più un salasso insostenibile, e fra due settimane dovremo dire addio anche agli sconti del weekend , che pure in questa estate da prezzi record hanno rappresentato una significativa consolazione.