Social network
April 27 2016
Il social network che diventa social charity. È questo l’obiettivo che si pone BGiver.org (Beneficent Giver), la nuova app, ideata da un gruppo di giovani professionisti che ha deciso di mettere a disposizione le proprie conoscenze al servizio del prossimo, consentendo, allo stesso tempo, una certa visibilità al mondo del sociale che opera quotidianamente tra mille difficoltà.
Gli italiani fanno tanta beneficenza. Soltanto nel 2014, 1,4 mln di persone hanno donato una parte dei loro risparmi alle Onlus.
BGiver si pone come obiettivo quello di sensibilizzare il donatore verso progetti sociali, segnalati dalle associazioni umanitarie affiliate, sfruttando la leva dell'acquisto consapevole.
Il meccanismo è molto semplice, una volta che ci si è registrati gratuitamente al portale, l’utente condivide, con uno scatto, un momento della propria vita, privata o professionale, scegliendo l’associazione e il progetto a cui destinare la beneficenza. La donazione avviene tramite PayPal e va direttamente all’associazione.
Ogni Associazione Umanitaria viene valutata attentamente per garantire il massimo della trasparenza agli utenti che potranno seguire direttamente i progetti promossi nell’apposita sezione. Tra le Associazioni già iscritte ci sono: la Onlus Teniamoci per mano che supporta, mediante la terapia del sorriso, la degenza del paziente in ospedale o in strutture di accoglienza; Heartbeat Moving Children, Onlus che opera in favore di bambini e persone con sindrome di down e altre disabilità cognitive; Cifa for children, Ong torinese impegnata a migliorare le condizioni di vita dei bambini in situazione di bisogno o in stato di abbandono.
Il primo ad aderire all’iniziativa è stato l’allenatore dell’Inter Roberto Mancini che ha condiviso la vittoria della squadra nerazzurra sulla Sampdoria dello scorso febbraio con l’Associazione per i Diritti Umani e la Tolleranza sostenendo il progetto UNITED for Africa.
Questo tipo di condivisione attraverso i social network stravolge la teoria dell’esibizionismo fine a se stesso, in questo caso la condivisione ha una ragione di essere perché è un atto di generosità verso il prossimo. Il social che si sposa con il sociale.