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July 10 2015
Sospendere la pubblicazione dei calendari? Difficile. Anzi, impossibile. La lettera di diffida con cui il Cagliari ha aperto la guerra non è stata accolta bene nei palazzi della Figc, dove sono venuti a conoscenza della richiesta dalle pagine del quotidiano Repubblica, perché nessuno degli uffici competenti aveva ricevuto il testo. "Un atto irrituale", è stato così il pensiero di chi dovrà dare una risposta al club sardo e a tutte le altre società che aspettano certezze sull'avvio della prossima stagione.
Ad aumentare lo sconcerto dei dirigenti federali, il fatto che la missiva partita da Cagliari era indirizzata direttamente alla Procura federale di Palazzi, anche se non è essa l'ente proposto a dettare i tempi della stagione e ad avere il potere eventualmente di posticiparne l'inizio.
Tra l'altro, alcune verifiche hanno confermato che gli atti del mastodontico dossier del pm Di Martino non sono ancora nemmeno stati trasmessi alla Figc e, dunque, le carte non sono ancora state lette. Non esiste insomma nemmeno la possibilità di una valutazione di massima delle posizioni dell'Atalanta e della Lazio, nulla che vada oltre gli articoli di giornale, insufficienti per qualsiasi ipotesi, a maggior ragione per quella di una retrocessione d'ufficio.
Ogni riflessione verrà fatta dunque una volta che Palazzi avrà ricevuto le carte. L'impressione, però, è che a Bergamo possano dormire sonni tranquilli, perché le possibilità di un ribaltamento della graduatoria dell'ultima stagione sono vicine allo zero. Se anche dovesse essere decisa una qualche penalizzazione, sarà resa effettiva sulla classifica di Campionato al via il prossimo 22 agosto.
A meno di terremoti, la linea pare quindi più che tracciata. Con buona pace del Cagliari.