La morte di Vladlen Tatarsky è un messaggio a Yevgeny Prigozhin

Secondo l’agenzia Interfax il comitato investigativo russo ha arrestato Darya Trepova, sospettata dell'attentato al blogger Maksim Fomin, alias Vladlen Tatarsky, morto ieri all’interno del Street Food Bar N°1 (un bar di San Pietroburgo di proprietà di Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner). Per tornare a quanto accaduto il servizio stampa del ministero della Salute russo citato da Ria Novosti ha reso noto che «la condizione di dieci vittime è valutata grave, 16 in uno stato di moderata gravità, di cui una ragazza di 30 anni, cinque persone sono in condizioni soddisfacenti».

Chi è stato a mettere oltre 200 grammi di TNT nascosti dentro a una statuetta consegnata proprio da Darya Trepova pochi minuti prima dell’esplosione al 40enne blogger russo? L'ufficio del procuratore del distretto Vasileostrovsky (San Pietroburgo) ha ordinato l'apertura di un'inchiesta che dovrà fare luce sugli autori materiali, sui mandanti ma soprattutto sul perché Maksim Fomin doveva morire. Come in tutte le vicende russe sarà molto difficile ricostruire i fatti, ma il think tank americano Institute for the Study of the War (ISW) nel suo ultimo report scrive che «l'assassinio del blogger militare ultranazionalista russo Maksim Fomin, alias Vladlen Tatarsky, in un bar di proprietà di Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner, a San Pietroburgo potrebbe rivelare ulteriori fratture all'interno del Cremlino e della sua cerchia ristretta».

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha accusato gli ucraini dell'assassinio di Fomin e ha elogiato i milblogger russi per la loro copertura di guerra, evitando di dire che Fomin come gli altri milblogger criticano ogni giorno il ministero della Difesa e il ministero degli Esteri. La propagandista russa Tina Kandelaki ha affermato che «la Russia deve punire i terroristi che hanno ancora elettricità, acqua, ferrovie funzionanti, ristoranti e internet», mentre i milblogger russi sui loro canali Telegram hanno affermato che gli agenti ucraini hanno probabilmente partecipato a simili eventi di milblogger, accusando per l'attacco le forze speciali ucraine e i fallimenti della sicurezza russa. Gli analisti dell'ISW definiscono inoltre «strana» la dichiarazione di Prigozhin, il quale ha detto che non avrebbe «incolpato il regime di Kiev per la morte di Fomin e di Daria Dugina» (morta in un attentato il 20 agosto 2022) indicando come responsabile «un gruppo di radicali russi». Il ministero degli Esteri russo ha reso omaggio a Fomin- Tatarsky, mentre il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha indicato la pista «del terrorismo interno diventato uno strumento di lotta politica».

Chi era Maxim Fomin- Vladlen Tatarsky

Il blogger ultranazionalista russo che utilizzava lo pseudonimo di Vladlen Tatarsky (un nome che deriva da un celebre romanzo di Viktor Pelevin) era diventato noto all'inizio dell'invasione russa in Ucraina, pubblicando video quotidiani intitolati Vecherny Vladlen (Evening Vladlen) in cui analizzava l'andamento della cosiddetta operazione speciale, dando anche consigli tecnici alle truppe mobilitate in virtù della sua esperienza nel Donbass maturata dal 2014 al 2015, dove aveva combattuto al fianco separatisti del Donetsk. Poi era diventato uno dei blogger militari filo-Mosca più conosciuti, con centinaia di migliaia di follower, ed era considerato uno dei fedelissimi di Yevgeny Prigozhin, capo dei mercenari del Gruppo Wagner. Maxim Fomin si era fatto conoscere per la veemenza delle sue critiche ai vertici militari russi come quando un anno fa scrisse sul suo canale Telegram: «Fino a quando non scopriremo il nome di questo genio militare che ha posizionato il battaglione tattico vicino al fiume, e lui non risponde pubblicamente di questo, non ci saranno riforme nell'esercito». Di lui l’agenzia Tass scrive che «dall'inizio della guerra in Ucraina analizzava quotidianamente il corso dell'operazione e dava consigli ai mobilitati» in realtà ogni giorno il blogger criticava pesantemente i responsabili militari della cosiddetta“operazione speciale” in Ucraina come quando nel maggio 2022 scrisse a proposito della sconfitta subita dai russi nella traversata fallita del fiume Seversky Donetsk: «L'offensiva nel Donbass è ostacolata non solo dalla mancanza di informazioni efficaci dai droni ma anche dalla mancanza di Generali di livello». Per comprendere il livello della sua popolarità basta ricordare che Tatarsky era stato invitato nel settembre scorso al Cremlino in occasione della cerimonia nella quale Vladimir Putin firmò l'annessione unilaterale delle quattro regioni ucraine del Donbass (Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia). Quel giorno -come ricorda la Tass- il blogger che solo su Telegram era seguito da oltre mezzo milione di persone aveva girato e messo online un video della cerimonia. Prima di diventare celebre Maxim Fomin era un criminale comune che era scappato dal carcere dove ha scontato una pena per una rapina in banca nel 2014, quando la legge e l'ordine sono crollati nel Donbass dopo l'invasione russa. Una caratteristica distintiva del potere di Putin è il completo annullamento dei confini tra i criminali comuni e lo Stato, come dimostra la storia di Evgeny Prigozhin che ha scontato nove anni per rapina e frode prima di diventare un membro dello stretto entourage di Putin, il capo di una grande organizzazione militare quasi statale come è oggi il Gruppo Wagner. Intanto mentre scriviamo la portavoce del Comitato investigativo russo in un video pubblicato dall'agenzia Ria Novosti ha dichiarato che «DaryaTrepova è attualmente sotto interrogatorio per capire quali siano state le sue motivazioni».Dmitry Rylov marito della donna accusata dell'attentato (che si trova attualmente all’estero) in un'intervista alla testata indipendente russa The Insider, ripresa da Cnnha detto « Daria ha detto di essere stata incastrata, e io sono completamente d'accordo: nessuno se lo aspettava. Per quanto ne so, era necessario consegnare questa statuetta, in cui c'era qualcosa. Ne abbiamo parlato almeno due volte. Daria, in linea di principio, non è il tipo di persona che potrebbe uccidere qualcuno». Mentre a proposito dell’altro arrestato (amico della donna) Rylov ha precisato che «C'è un punto molto importante che mi ha ripetuto più volte: era sicura che questa cosa le avrebbe permesso l'accesso a una persona. Cioè, non era una cosa che sarebbe dovuta esplodere». Probabile che alla donna verrà addebitata la colpa dell’intera operazione, tuttavia, quanto accaduto è un chiaro messaggio mandato a Evgeny Prigozhin ed è molto probabile che Darya Trepova sia stata utilizzata solo per consegnare la statuetta-bomba. La firma del Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa (FSB) in questo caso è fin troppo chiara.

YOU MAY ALSO LIKE