Tecnologia
July 02 2020
E' ancora troppo presto per cantare vittoria e far tornare in volo la flotta di Boeing 737 Max fermi da quasi sedici mesi, ma un passo importante per la soluzione del peggiore disastro industriale e finanziario che abbia colpito di costruttore americano è accaduto il 29 giugno, quando un 737 Max è decollato per il suo primo volo ufficiale di ricertificazione. Il velivolo, che ha operato con la sigla Boe 701, è partito dal Boeing Field di Seattle alle 09:54 locali per dirigersi verso Moses Lake, nello stato di Washington, a poco più di duecento chilometri verso sud-est. Immediatamente gli appassionati di aviazione lo hanno riconosciuto attraverso il noto sito web FlightRadar24.
Interpellata al proposito, la Federal Aviation Administration (Faa), cioé l'autorità aeronautica Usa, ha confermato il volo affermando che si trattava della prima tra le nuove missioni necessarie per svolgere il programma di validazione dopo le modifiche fatte ai sistemi e agli impianti che lo scorso anno avevano causato due gravi incidenti ai voli delle compagnie Lion Air ed Etypian. Era il marxo 2019 e ci furono 346 vittime. Dopo quasi cinque ore di test il Boe 701 è quindi ritornato presso la base di Boeing Field. "FAA e Boeing condurranno da questa settimana una serie di voli di ricertificazione per valutare le modifiche proposte ed eseguite dall'azienda all'autopilota del 737 Max" ha dichiarato il portavoce della Faa, "I voli di certificazione dovrebbero durare circa tre giorni e comprenderanno l'esecuzione di un vasto programma di manovre e di procedure d'emergenza per valutare se le modifiche soddisfano gli standard di certificazione. I test vengono condotti da collaudatori e ingegneri di volo della Faa che operano insieme a quelli di Boeing".
Il 28 giugno la Faa aveva inviato una comunicazione ufficiale al Congresso Usa nel quale annunciava la fine dei controlli e delle valutazioni preliminari necessarie per aprire la strada ai test.
Comincia quindi la fase finale del lavoro necessario per rimettere sul mercato e in servizio questo aeroplano, un percorso al termine del quale la Faa potrà emettere una direttiva di aeronavigabilità che ne revoca la messa a terra. Il documento specificherà le misure che gli operatori dovranno prendere prima di rimettere il jet in servizio e Boeing ha affermato che lo sblocco definitivo della flotta di B737 Max dovrebbe arrivare in tempo per consentire di riprendere le consegne dei nuovi esemplari già nel terzo trimestre dell'anno. Più prudente la Faa, che puntualizza come sebbene questa sia una fase importante del processo, ci siano ancora numerosi passi da fare perché l'aeromobile possa tornare in servizio. "Rimangono alcuni compiti chiave da risolvere", ha affermato la Faa, "stiamo rivedendo a fondo il lavoro eseguito da Boeing e daremo il via soltanto dopo aver verificato che l'aeromobile sia pienamente conforme agli standard di certificazione, inclusa una valutazione sulle procedure per l'addestramento dei piloti fatta insieme alle autorità aeronautiche di altri paesi".