Raffaele Bonanni ha deciso di dimettersi da segretario generale della Cisl in anticipo rispetto alla scadenza naturale del suo mandato, prevista tra sei mesi quando avrebbe raggiunto i limiti d'età (66 anni). Bonanni ha convocato per oggi la segreteria e il comitato esecutivo di via Po per comunicare la sua decisione.
La notizia, già nell'aria da tempo, è stata lanciata dal sito Dagospia e poi confermata da fonti vicine alla Cisl come comunicato dall'ANSA.
Il numero uno della Cisl, dicono a via Po, ha deciso di anticipare l'uscita per garantire un migliore rinnovamento della segreteria.
Ma in realtà sul gesto di Bonanni potrebbe aver pesato il diverso atteggiamento della Cigl nel dibattito di questi giorni sulla revisione dello statuto dei lavoratori.
Bonanni è stato infatti il primo segretario di un sindacato a dichiararsi pronto a una revisione dell'articolo 18 in cambio di garanzie di altro tipo per i lavoratori e quindi si è anche detto contrario allo sciopero che la Cgil di Susanna Camusso ha dichiarato di voler proclamare.
Ora, in pole per la successione, viene data Annamaria Furlan, attuale segretario generale aggiunto, che sarebbe il primo segretario generale donna. Furlan, genovese, 54 anni, ha un passato in Poste.
Comincia dunque un percorso che porta alla sostituzione del leader Cisl e al rinnovamento della segreteria confederale con il Consiglio Generale probabilmente nella prima decade di ottobre. Bonanni è alla guida della Cisl dal 2006. Il regolamento dell'organizzazione prevede che il segretario generale resti in carica fino al 65esimo anno di età e Bonanni, nato nel 1949, ha ottenuto una proroga che scadrà fra sei mesi.
Ma evidentemente, ora, con la situazione attuale e la partita della riforma sul lavoro che sta spaccando anche i sindacti, ha deciso di ritirarsi in anticipo.