Economia
November 07 2017
Il governo prova a sostenere la ristrutturazione degli stadi, che in molte città sono ormai in stato di assoluto disfacimento, e lancia dunque, all’interno della nuova legge di stabilità, un bonus che ha l’obiettivo di agevolare le società di calcio che intenderanno eseguire lavori di ammodernamento sui propri impianti sportivi.
Bisogna però fare subito una precisazione importante: l’ammontare dell’agevolazione è tale che ad essere davvero interessate dal bonus saranno solo le piccole società sportive. Non a caso, come verrà ribadito e precisato più avanti, dal beneficio sono escluse le squadre di Serie A. Ma vediamo nel dettaglio come funzionerà il nuovo bonus stadi.
La norma contenuta nella legge di stabilità prevede un credito d'imposta, nella misura del 12%, per ammodernare gli stadi di proprietà o in concessione amministrativa a favore delle società appartenenti alla Lega di serie B, alla Lega Pro, la ex serie C, e alla Lega di serie D.
Dato infatti l’importo contenuto del massimale dell’investimento possibile, fissato in soli 25mila euro, la misura tende a favorire interventi di ristrutturazione nei piccoli stadi e non certo negli impianti sportivi delle grandi società di Serie A, che non a caso sono appunto escluse dal beneficio. In ogni caso si tratta di uno sforzo da sottolineare, viste le già citate pessime condizioni in cui versano purtroppo molti piccoli stadi di provincia.
Nel caso in cui, dopo il passaggio parlamentare della legge di stabilità, la norma in questione dovesse essere confermata, le modalità attuative dell’agevolazione saranno disciplinate con un apposito decreto, che sarà emanato entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore dell’incentivo, il cui limite finanziario, a livello di risorse, è stato fissato in 4 milioni di euro annui a decorrere dal 2018.
Ma il bonus stadi non è l’unica agevolazione di carattere fiscale che la nuova legge di stabilità introduce nel mondo sportivo. All’art. 40 del provvedimento infatti, denominato non a caso proprio “Misure per lo sport”, si possono trovare altre forme di incentivi.
Ci sono innanzitutto quelli previsti per le società di calcio professionistiche appartenenti alla Serie A, B e Lega Pro, che otterranno un bonus di 5.000 euro e uno sconto su metà della retribuzione nel caso ingaggino nel proprio vivaio giovani calciatori Under 21.
A tutte le aziende poi, indipendentemente dalla propria attività, sarà riconosciuto un contributo, sotto forma di credito d’imposta del 50% (con un massimo comunque pari al 3 per mille dei propri ricavi annui) per le donazioni in denaro fino a 40mila euro effettuate nel corso dell’anno solare 2018 per interventi di restauro o ristrutturazione di impianti sportivi pubblici.
Il credito d’imposta in questione avrà un limite complessivo di spesa pari a 10 milioni di euro e sarà portato in compensazione nella dichiarazione dei redditi suddiviso in tre quote annuali di pari importo.
Infine, sempre in tema di risorse allo sport, c’è da ricordare che la legge di stabilità prevede la stabilizzazione del fondo “Sport e Periferie”, con un rifinanziamento di 10 milioni di euro annui a partire dal 2018, e l’istituzione di un altro fondo da 100 milioni di euro per gli anni 2018 e 2019 da utilizzare per finanziare progetti di ammodernamento degli impianti sportivi, gestiti questa volta da enti locali.