Economia
August 25 2017
Con la imminente ripresa delle attività didattiche, diventerà operativa un’importante riforma che riguarda le tasse di iscrizione all’università. Grazie infatti a un provvedimento contenuto nella scorsa legge di bilancio sono state introdotte tutta una serie di agevolazioni che permetteranno agli studenti provenienti da famiglie meno agiate di iscriversi ai corsi universitari degli atenei pubblici a costi decisamente ridotti.
Inoltre sono previsti benefici economici anche per quegli studenti che proseguiranno con merito gli studi. Ma vediamo nel dettaglio tutte le novità di questa che può definirsi a pieno titolo una piccola rivoluzione delle tasse universitarie.
La prima innovazione di rilievo, e forse la più significativa, riguarda la possibilità di immatricolarsi, cioè di effettuare l’iscrizione al primo anno universitario, versando una quota ridotta di tasse, ossia solo la tassa di diritto allo studio di 140 euro e il bollo di 16 euro. Rispetto al passato, a parità di fascia Isee, il risparmio annuo medio per le famiglie sarà tra i 300 e i 500 euro.
La misura riguarderà gli studenti appartenenti a nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 13mila euro, e dovrebbe interessare una platea potenziale di circa 600mila famiglie. La legge inoltre prevede che a propria discrezione gli atenei pubblici possano introdurre anche ulteriori agevolazioni per i propri studenti.
Lo sconto sulle tasse universitarie non si esaurisce però nella sola fase di immatricolazione, ma potrà proseguire anche negli anni successivi. Per poterne beneficiare però gli studenti, oltre a rispettare i parametri Isee sopra ricordati, dovranno anche ottenere delle note di merito nel proprio corso di studi.
In particolare l'iscrizione gratis sarà prevista per gli studenti che avranno ottenuto, entro il 10 agosto del primo anno, almeno 10 crediti formativi. Per gli ulteriori anni a seguire sarà invece necessario aver raggiunto almeno 25 crediti formativi nell’anno antecedente alla data del 10 agosto precedente all'iscrizione al nuovo anno accademico.
La nuova riforma sulle tasse universitarie prevede inoltre agevolazioni anche per famiglie con redditi superiori. Nel caso specifico gli studenti in regola con i propri esami e che appartengono a nuclei familiari con un Isee compreso tra 13mila e 30mila euro, avranno diritto a pagare un importo massimo di iscrizione pari al 7% della quota di Isee eccedente i 13.000 euro.
Per gli studenti fuori corso invece, sempre con i valori di Isee sopra ricordati, l'importo potrà salire fino al 50% della differenza Isee, con un minimo dovuto per legge, però, di 200 euro. Infine, buone notizie anche per gli iscritti a corsi di dottorato di ricerca che non sono beneficiari di borsa di studio: gli studenti in questione infatti, indipendentemente dal proprio Isee, saranno esonerati dal pagamento di qualsiasi tassa o contributo alle università.