Economia
July 03 2023
La Borsa italiana ha fatto il botto. Il Ftse Mib ha centrato un + 19% da inizio anno, una crescita esponenziale, mai vista prima al punto che quella dello scorso 30 giugno è stata la miglior chiusura da quasi 15 anni a Piazza Affari, dal 12 settembre 2008, post crack di Lehman Brothers. “La borsa è un termometro, è un misuratore di valore e ci sta dicendo che la salute del nostro Paese è buona, che l’economia sta andando bene. Gli economisti si sono avventati in analisi troppo pessimistiche, di fatto c’è una forte ripresa economica”, spiega Carlo Gentili co-fondatore Nextam Partners
La Borsa di Milano è andata bene, benissimo in questo inizio d’anno e nessuno in Europa ha fatto così bene. Al secondo posto c’è Madrid con +16,6%. “La borsa italiana è andata molto bene, ha recuperato le sottoperformance degli anni passati. E questo è successo perché l’economia italiana sta facendo bene e la borsa lo sta riconoscendo. È una lenta, ma consistente, corsa di recupero del nostro Paese. Dopo la pandemia, infatti, si sono riprese le esportazioni e da Paese esportatore l’Italia ne ha beneficiato molto. Il grosso della spiegazione di questo +19% è proprio questo”, continua Carlo Gentili.
A trainare il listino di Milano sono stati soprattutto i titoli del comparto bancario quotati presso l’indice Ftse Mib. Il rialzo dei tassi di interesse usati come strumento antinflazione dalle Banche centrali ha fatto bene alla componente finanziaria dell’indice. I tassi saliti hanno fatto bene alle banche, che hanno registrato risultati record. “E’ un’arma a doppio taglio. Da una parte recuperano margini e spread più interessanti, ma dall’altra parte rallentano l’economia. Prima o poi l’economia risentirà di questa politica monetaria. Un rallentamento ci sarà”, spiega Gentili. Quindi inizieranno default bancari e il traino delle banche in Piazza Affari? Ci sarà qualcosa altro a trainare. “L’economia italiana rispetto a quella tedesca ha reagito molto meglio alla deglobalizzazione. Speriamo di essere capaci di tenere questo vantaggio competitivo dell’impresa manifatturiera italiana. La Germania è più sino-dipendente e quindi ne sta risentendo di più”, continua Gentili.
Dietro il +19% di Milano ci sono le altre borse europee: l'Ibex35 di Madrid con un +16,6%, seguito il Dax40 di Francoforte (+16%), il Cac40 di Parigi (+14,3%) e l'Aex di Amsterdam (+12,3%) e il poco mosso Ftse100 di Londra (l'1,1% nel semestre). E se andiamo fuori Europa troviamo il balzo del Nasdaq a New York (+30%) che così segna la migliore performance dal 1983. Tokyo ha guadagnato il 27,19% da gennaio 2023.
Segno positivo davanti a tutti i dati, a dimostrare che c’è una forte ripresa in corsa, misurata dal termometro borsa. Senza dimenticare che la borsa misura la salute delle aziende e i risultati aziendali di quest’anno, i margini della crescita, in parte sono dovuti anche all’aumento dei prezzi, non solo ai volumi.
Cosa ci aspetta? “Un po’ di consolidamento. Non prevedo nulla di catastrofico. Un rallentamento dei mercati sarebbe normale. Sta tutto nel controllo dell’inflazione. I banchieri centrali stanno cercando di fare una cosa sola: abbassare l’inflazione, alzando i tassi. Se riescono senza mandare l’economia in recessione bene e continuerà questa tendenza positiva. Se non riusciranno e il mondo entrerà in recessione, avremo un po’ di sofferenza in arrivo”, conclude Gentili.