News
December 15 2017
La fase uno della Brexit è andata. Regno Unito e Unione europea hanno raggiunto un accordo sui tre punti chiave necessari per passare alla fase due dei negoziati che riguarderà i futuri rapporti dopo il divorzio previsto dall'articolo 50 del Trattato sull'Unione Europea.
I leader dei 27 Paesi hanno adottato all'unanimità le nuove linee guida Ue sulla Brexit per proseguire i negoziati su relazioni future e periodo transitorio. Il consiglio europeo ha deciso che "i progressi fatti sono sufficienti per passare alla seconda fase". La transizione durerà 2 anni, durante i quali resteranno in pieno vigore tutte le norme della Ue.
Si compone di 15 pagine e 96 articoli il documento negoziato tra Unione europea e Regno Unito. Ecco cosa prevede.
Alla fine quella di Theresa May è stata una trattativa estenuante, che a momenti le stava per costare la poltrona ma che ora ha assunto una svolta importante. Il processo di uscita dalla Ue continua. Certo, della hard-brexit di cui lei stessa aveva parlato con voce grosse un anno fa è rimasto ben poco.
Ma in fondo era l'unica strada possibile perché conviene a tutti: a partire dalla Gran Bretagna che avrebbe solo da perdere negando libertà di movimento e circolazione a persone e capitali, e alla Ue che nulla aveva in accordo con la versione Hard della Brexit, dovendo incassare decine di miliardi di euro da Londra a copertura del danno al bilancio comunitario dovuto alla sua uscita dalla Ue.
È chiaro che ora May dovrà vedersela in casa con i sostenitori di una hard-Brexit orami sfumata. Il "fuggitivo" Nigel Farage, ex leader del partito ultranazionalista Ukip che ha abbandonato la poltrona subito dopo la vittoria del Leave al referendum sulla Brexit, ha già alzato la voce e ha parlato di "umiliazione nazionale".