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December 14 2017
Un successo in Europa, una sconfitta in casa.
Theresa May, primo ministro britannico, non ha fatto in tempo a brindare all'avvenuto accordo per la fase 1 della Brexit firmato con la Commissione Europea, che ha ricevuto una sonora sconfitta proprio dal parlamento britannico che ha fatto passare per 309 voti contro i 305 contrari, una norma che prevede l'obbligo del voto della Camera dei Comuni e dei Lord sull'intesa finale con la Ue che avverrà tra circa un anno.
Ad andare contro May un gruppo di conservatori pro-Europa che hanno votato con gli scozzesi e i laburisti.
Sarà un voto "qualitativo" ovvero che consentirà una discussione e la valutazione di diverse opzioni e non solo il "dentro o fuori", come invece auspiacato inizialmente dalla May. Tra un anno, dunque, il Parlamento potrà votare l'accordo definitivo sulla Brexit e decidere, per esempio, di rinviare la decisione, far saltare gli accordi e (perché no) addirittura indire un nuovo referendum.
Oltre alla questione interna, il voto rappresenta un'importante sconfitta per la May che torna a Bruxelles da perdente ma sempre più decisa a ottenere un'uscita che renda possible un accordo sul libero commercio tutto da scrivere.