Briga
Ufficio Stampa/Foto di Nima Benati
Musica

Briga: cos'è il “Talento” nell’epoca dei talent

Non so cosa ci sia scritto alla voce “Professione” nella sua carta d’identità. Ma fino a poco tempo fa Mattia Bellegrandi (conosciuto da tutti come Briga) era considerato un rapper. Punto stop. Lo dimostrano i primi pezzi rap scritti nei suoi viaggi in Danimarca a diciassette anni, o anche il mixtape Malinconia della partenza uscito con l’etichetta indipendente Honiro Label. Ne è una prova l’etichetta che - per forza di cose - gli è stata attaccata durante la sua partecipazione ad Amici 14.

Ma dopo l’uscita del suo ultimo album, “Talento”, Briga è entrato ufficialmente a far parte della categoria degli artisti. Il disco (uscito lo scorso 7 ottobre per Sony Music) arriva a due anni dal platino “Neveragain” e a dirla tutta vi si discosta abbastanza. In “Talento” il passaggio da hip hop a pop avviene di continuo, canzone dopo canzone, anche se con questo progetto Briga entra di fatto nel mondo cantautorale. “Il rap era il genere con cui approcciarmi nella maniera più rapida alla musica”, ci ha raccontato.


In che senso?

Beh, il cambiamento fa parte delle persone, delle cose. Non mi piace stare fermo: amo spaziare. Io sono diventato conosciuto ancora prima di Amici con una canzone chitarra e voce. Lì si capiva che ero portato anche ad altro.

Anche se ad Amici, come in tutti i talent, è più facile creare delle etichette per presentare un personaggio chiaro…

Esatto. Senza dubbio un’esposizione televisiva su Mediaset durata un anno mi ha dato tanto in termini di popolarità. Senza Amici non avrei mai fatto un disco di platino, ad esempio. Fa parte del gioco il fatto che possano attaccarti delle etichette. Se penso alla mia partecipazione ad Amici, penso che mi avrebbe fatto più piacere se si fosse parlato di più della mia arte piuttosto che del gossip.

Torniamo al disco. Perché “Talento”?

È un omaggio al mio e a quello dei ragazzi che hanno contribuito alla realizzazione del disco. È in realtà un omaggio a una qualità innata, a qualcosa che rompe gli schemi, di estemporaneo. È un colpo di scena. Mi piace sorprendere. Il disco è tutto tranne che presuntuoso e arrogante. Anzi, è molto onesto e di grande spessore secondo me. Poi, faccio parte di un’etichetta indipendente che non mi impone nulla.


L’indipendenza è un fattore importante. Le collaborazioni come le hai scelte?

Ci siamo trovati come persone. Alcuni di loro sono punti cardine dei miei dischi mentre altri sono frutto della conoscenza di questi ultimi mesi o anni. Nel disco ci sono, tra gli altri, Gemitaiz, Lorenzo Fragola, Gianluca Grignani e Alessio Bernabei.

Ci sarà anche un tour?

Non proprio. Stiamo organizzando delle date di “Talento”. Ma finora saranno solo 3 o 4, distribuite in modo omogeneo in tutta Italia. Vogliamo fare un upgrade anche nei live. Dovremo sicuramente preparare un tour adatto, capace di valorizzare la musica espressa nel disco.


Briga è attualmente impegnato in un tour instore in giro per l'Italia. Ecco le prossime date:

20 ottobre: Campiglione (Fermo)

21 ottobre: Rimini

22 ottobre: Parma

23 ottobre: Villacidro (CA)

25 ottobre: Varese

26 ottobre: Ascoli

27 ottobre: Perugia

28 ottobre: Roma

30 ottobre: Arezzo

4 novembre: Thieve (VI)

5 novembre: Vignate (MI)

6 novembre: Silea (TV)

8 novembre: Rieti

9 novembre: Latina

11 novembre: Verona

12 novembre: Casale Monferrato (AL)

15 novembre: Napoli

17 novembre: Genova

20 novembre: Mestre (VE)

25 novembre: Roncadelle (BS)

27 novembre: Piacenza

Le date sono in aggiornamento: per ogni news seguite le pagine Facebook e Twitter di Briga. 

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