Musica
May 19 2023
«Abbiamo fatto una promessa, abbiamo giurato che l’avremmo mantenuta/Nessuna ritirata, credimi, nessuna resa/Come soldati in una notte d’inverno, con un giuramento da rispettare/Nessuna ritirata, credimi, nessuna resa». Con queste emblematiche parole di No Surrender(Nessuna resa), contenuta nell’album campione di incassi Born in the Usa del 1984, ha preso il via poco prima delle 20.30 il concerto di Bruce Springsteen a Ferrara. Nessuno si è arreso, nonostante la tragedia che ha colpito nei giorni scorsi l’Emilia Romagna (ma non la zona di Ferrara), con il 95% dei 50.000 spettatori paganti che si è presentato ai cancelli del Parco urbano Giorgio Bassani, nonostante le difficoltà logistiche causate dal maltempo.
Dopo la decisione congiunta di mercoledì sera del Comune di Ferrara con la Barley Arts (società organizzatrice dell’evento) di tenere comunque il concerto, è arrivato solo nella mattinata di giovedì l'ok definitivo dalla Commissione di vigilanza presieduta dalla Prefettura locale.
Il concerto di Bruce Springsteen «vista l'enorme complessità, non può prevedere rinvii o annullamenti dopo aver coinvolto migliaia di lavoratori, e che vede confluire in città migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo, che hanno comprato un biglietto aereo, una stanza d'albergo per diversi giorni e si organizzano da tempo per raggiungerci», ha scritto sui social il sindaco di Ferrara Alan Fabbri. «Mi dispiace se qualcuno può aver pensato che Ferrara sia rimasta insensibile alla tragedia in Romagna solo perché non ha annullato il concerto del Boss. Ma vi posso garantire che, da ex sindaco di Bondeno che ha vissuto il terremoto del 2012 in prima linea, non ho mai chiesto che l'Italia o la Regione fermassero campionati, eventi e produzione di aziende per solidarietà nei nostri confronti. Primo perché non risolve nulla, se non creare altri danni economici a territori, lavoratori e imprese che hanno investito ingenti somme per la realizzazione dell'evento, secondo perché è un livello di demagogia che non mi appartiene».
Dichiarazioni che non sono piaciute a Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia Romagna delegata alla protezione civile, che si è detta «sorpresa della scelta di tenere comunque il concerto di Bruce Springsteen e di richiedere l’attivazione del volontariato di protezione civile, stante la gravissima emergenza che sta investendo una vasta parte del territorio regionale». I 900 addetti alla sicurezza (fra cui 200 delle forze dell’ordine tra polizia, Guardia di Finanza e Vigili urbani, 150 volontari della protezione civile e 62 operatori sanitari del 118, Ausl di Ferrara e Croce Rossa) hanno consentito il regolare svolgimento del concerto, che ha segnato il ritorno dal vivo del Boss dopo sette anni di assenza dai nostri palchi. Quasi 3 ore di musica e 27 canzoni per Springsteen, affiancato dalla E Street Band, che ha rispettato la scaletta standard del tour, senza nessuna sorpresa, né alcun accenno alla tragedia che ha colpito l’Emilia Romagna.
Il concerto, che è stato aperto dal doppio live di Fantastic Negrito e Sam Fender, ha attraversato la lunga e impareggiabile carriera del rocker del New Jersey, tra inni rock e ballad intimiste ricche di vita vissuta, storie di emarginati, corse notturne attraverso le infinite e polverose highway americane, voglia di riscatto, dolorose cadute e inaspettate risalite. Tra i momenti più emozionanti del concerto spiccano(e non potrebbe essere altrimenti) Wrecking ball, The rising, Badlands e Thunder road: le ultime due sono state cantate in coro dal pubblico di Ferrara. Il bis di un concerto di Bruce Springsteen, si sa, è quasi un altro concerto: ed ecco, una dopo l’altra, Born in the Usa, Born to run, Bobby Jean,Glory days e la scatenata Dancing in the dark. 10th Freeze-Out è un emozionante omaggio ai compianti Clarence Clemons e Danny Federici, mentre il brano che chiude il concerto è la ballad acustica (con sottotitoli in italiano) I’ll see you in my dreams (Ci vedremo nei miei sogni). Springsteen saluta Ferrara brandendo la sua chitarra in aria e dà appuntamento domenica sera ai 60.000 spettatori del Circo Massimo di Roma.