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April 10 2016
Gigi Buffon è ancora il numero uno assoluto e di questo passo potrà coronare il sogno di arrivare fino al Mondiale di Russia del 2018. Sempre che gli azzurri lo sappiano assecondare con una nazionale all'altezza del loro portiere. La prestazione con cui ha blindato la porta della Juventus a San Siro, trascinando i bianconeri alla 21° vittoria nelle ultime 22 giornate è straordinaria.
Almeno tre parate di grandissima qualità, sempre su Balotelli che per una sera è tornato - almeno nei calci da fermo - il SuperMario che tutti conoscevano. Buffon gli ha detto no da tutte le posizioni e in tutti i modi, tenendo viva la Juventus quando sbandava e gettando le fondamenta per la rimonta firmata da Mandzukic e Pogba. Successo per 2-1, momentaneo +9 sul Napoli e scudetto sempre più vicino.
Super Gigi e la maledizione del Milan
I miracoli di Buffon hanno tolto speranze a un Milan non malvagio, decisamente migliore di quello visto in campo nelle ultime settimane. I rossoneri si erano anche portati in vantaggio con il solito schema su calcio d'angolo per la zuccata potente di Alex, ma quando si sono avvicinati al raddoppio hanno trovato sulla loro strada i guantoni di Gigi.
A San Siro è andata in scena la settima vittoria consecutiva della Juve sul Milan. C'era una volta una specie di derby d'Italia in cui l'equilibrio la faceva da padrone: oggi non esiste più e la differenza in quattro stagioni tra le due squadre (122 punti in questo momento) dice tutto o quasi dei diversi rapporti di forza. Per una notte non si sono visti in campo, ma alla fine il risultato non è cambiato.
Allegri, qualche incertezza dovuta alla fatica
Di sicuro la Juventus è meno brillante del passato. Contro il Milan ha regalato troppo all'inizio mritando lo svantaggio: errori, corsa approssimativa e poche idee. Non bisogna sorprendersi perché la rimonta da ottobre a oggi è stata meravigliosamente logorante e i segnali si vedono. Non è la prima volta che capita, ma la grandezza della squadra di Allegri sta nel saper trovare sempre una risorsa per superare l'emergenza.
Il Milan è uscito a testa alta. Il ritiro punitivo è servito a fare chiarezza nella testa e Mihajlovic ha salvato la panchina che sarebbe saltata in caso di brutta figura. Ora deve fare dignitosamente da qui alla fine del campionato (il Genoa gli ha dato una mano battendo il Sassuolo) e puntare alla roulette del 21 maggio. Il confronto di San Siro lo avvicina un po' ai marziani della Juve, ma la certezza è che da qui alla finale di Coppa Italia Allegri potrà anche provare a recuperare energie fisiche e mentali. E allora potrebbe essere un'altra partita.