Dal Mondo
November 25 2024
Questa mattina dopo un ordine di evacuazione da parte dell'esercito israeliano sono scattati una serie di nuovi raid israeliani contro la periferia meridionale di Beirut, considerata la roccaforte degli Hezbollah libanesi. Colonne di fumo si sono alzate da due aree colpite in seguito a quelli che l'agenzia di stampa nazionale ANI ha descritto come «due attacchi consecutivi». Il portavoce in lingua araba dell'esercito israeliano, Avichay Adraee, aveva annunciato sulla piattaforma X l'intenzione di colpire basi filo-iraniane di Hezbollah. Nel frattempo, circa 20 razzi sono stati lanciati dal Libano verso l'Alta Galilea e la Galilea occidentale, secondo quanto riportato dalle Forze di Difesa Israeliane (Idf). I militari hanno dichiarato che alcuni razzi sono stati intercettati, mentre altri hanno raggiunto il territorio israeliano. La notizia è stata confermata anche dal Times of Israel .Colonne di fumo si sono levate da due aree colpite mentre l'agenzia di stampa nazionale ufficiale (ANI) riferiva di « ue attacchi consecutivi». Il portavoce in lingua araba dell'esercito israeliano, Avichay Adraee, aveva avvertito sulla piattaforma X che sarebbero stati presi di mira basi filo-iraniane di Hezbollah. Circa 20 razzi sono stati lanciati dal Libano verso le aree dell'Alta Galilea e della Galilea occidentale. Lo rende noto l'Idf. Secondo i militari, alcuni dei razzi sono stati intercettati e si è scoperto che alcuni hanno avuto un impatto all'interno di Israele, riporta il Times of Israel.
Possibile una tregua nel sud del Libano
Tutto avviene mentre fonti israeliane indicano che l'accordo con il Libano è stato finalizzato e il primo ministro Benjamin Netanyahu sta ora valutando come presentarlo al pubblico. Secondo quanto riportato da Kan 11 News , Israele ha dato il via libera al mediatore americano Amos Hochstein per procedere verso l'accordo. In tal senso Netanyahu ha convocato domenica sera una consultazione limitata sulla sicurezza con alcuni ministri selezionati. Le discussioni si sono concentrate sulla libertà di azione dell'IDF nell'area di confine tra Siria e Libano. Secondo fonti a conoscenza della politica statunitense, Gerusalemme ha ricevuto da Washington « rassicurazioni sulla libertà di azione in caso di violazione dell'accordo» Dopo la riunione di domenica sera , un funzionario israeliano ha dichiarato a Kan 11 News : « Non è stato ancora dato il via libera definitivo all'accordo con Hezbollah: ci sono ancora questioni che devono essere discusse e risolte ma ci stiamo avvicinando». Oggi in Israele è previsto l’arrivo del sottosegretario americano alla Difesa per gli affari del Medio Oriente, Dan Shapiro. Scopo della sua visita: definire gli aspetti della sicurezza legati al possibile, e forse davvero imminente, cessate il fuoco.
Arrestati gli uomini che hanno ucciso il rabbino Zvi Kogan
Novita arrivano dagli Emirati Arabi Uniti con le autorità che hanno pubblicato le foto dei sospettati dell'omicidio del rabbino Zvi Kogan. Il Ministero degli Interni degli Emirati Arabi Uniti (EAU) ha annunciato questa mattina le identità dei sospettati dell'omicidio del rabbino identificati in Olimpi Tohirovich (28 anni), Makhmudjon Abdurrahim (28 anni) e Azizi Kamilovich (33 anni). Nel comunicato si legge: «Il Ministero sottolinea la prontezza delle autorità di sicurezza competenti nell'adottare rapidamente le misure necessarie per scoprire i dettagli dell'incidente, le sue circostanze e i suoi moventi, e nel mettere a frutto le loro capacità umane e professionali, la loro competenza e le loro capacità tecniche che hanno portato all'arresto dei colpevoli, elogiando la vigilanza dei servizi di sicurezza e la rapidità delle loro procedure che hanno garantito l'individuazione dei colpevoli del crimine, il loro inseguimento e arresto in tempi brevi, e la loro efficienza nel gestire i tentativi volti a destabilizzare la sicurezza e la stabilità della società degli Emirati Arabi Uniti». Ma chi ha ordinato l’omicidio? Secondo quanto riportato da Ynet, la cellula terroristica responsabile dell'omicidio del rabbino Zvi Kogan, emissario di Chabad-Lubavitch, potrebbe non aver agito sotto le direttive dell'Iran e si ipotizza invece che abbia agito su ordine di Hamas o della Jihad islamica. Se i tre arrestati non verranno estradati in Israele è molto concreta la possibilità che vengano condannati a morte dato che la legge negli EAU «stabilisce la pena di morte per i colpevoli di attentato o minaccia al Presidente, al Vice-Presidente o a uno qualsiasi dei membri del Governo degli Emirati e dei loro familiari, e per chi cospira contro lo Stato e il Governo».