Difesa e Aerospazio

Caccia Tempest, gli accodi con Tokyo in attesa del salone di Farnborough

La configurazione a doppia deriva e ala a delta che finora abbiamo vista rappresentativa del Tempest, il caccia di sesta generazione, è diventata ormai familiare grazie al fatto che sono stati realizzati dei modelli a grandezza naturale presentati ai vari saloni aerospaziali. Tuttavia, rimane la concreta possibilità che il vero Tempest non assomiglierà per niente a questi. La dimensione finale, la forma e la configurazione dell'aeromobile dipendono da decisioni che non sono ancora state prese. Solo quando il Team Tempest composto da Bae Systems, Rolls-Royce, Leonardo e Mbda, insieme con la Royal Air Force, deciderà quali sono le priorità del progetto, allora si potranno definire i requisiti e di conseguenza i compromessi che daranno forma all’aeroplano.

La fase di Concept and Assesment attualmente in corso, lanciata con un contratto da 250 milioni di sterline il 29 luglio 2021, dovrebbe aiutare a restringere il numero delle scelte possibili, ma la soluzione futura non inizierà a essere formalmente definita fino al 2024. I requisiti necessari all’aviazione del Regno Unito potrebbero facilmente portare il progetto a raggiungere una particolare classe di peso e anche una configurazione bimotore, mentre una possibile soluzione sarebbe l'offerta di diverse piattaforme, una delle quali con equipaggio a bordo e a corto raggio, più agile, leggera e a basso costo, certamente più adatta all'esportazione. J

ohn Stocker, direttore dello sviluppo aziendale di Bae Systems per il programma Future Combat Air system (Fcas), ha dichiarato che il Team Tempest si stava preparando per un decennio cruciale. "Abbiamo una finestra di dieci anni per determinare le esatte capacità dell’aereo, dal 2025 al 2035. Sembra molto tempo ma è soltanto la metà di quanto è stato necessario a un programma come l'Eurofighter, quasi 20 anni”.

Intanto i super computer della Bae stanno elaborando un vasto quantitativo di dati di fluidodinamica computazionale che consentono di effettuare test virtuali, ovvero si verifica come volerà l’aeroplano con quella forma senza ricorrere alla galleria del vento. C’è poi la questione del metodo di costruzione di alcuni elementi, con la produzione in tecnologia additiva (una sorta di stampa 3D), che a livello di stress e fatica dei materiali si sta rivelando ancora immatura. Fondamentale, per questo, sarà l'espansione delle partnership nel programma Tempest: la Svezia ha firmato un protocollo d'intesa con il Regno Unito nel luglio 2019, documento che impegna entrambe le nazioni a collaborare allo sviluppo delle future tecnologie di combattimento aereo. L’anno successivo, il 21 dicembre 2020, Regno Unito, Italia e Svezia hanno firmato un memorandum d'intesa trilaterale per la cooperazione sul sistema Tempest, mentre è cresciuta la collaborazione con il Giappone anche grazie al contributo della tecnologia del Regno Unito al programma di caccia F-3 di Tokyo.

I due governi collaborano dal dicembre 2021 e prevedono di continuare le discussioni sulla potenziale futura collaborazione dei sottosistemi del Tempest per tutto il 2022. Secondo i termini dell'accordo, Bae Systems si impegnerà con società giapponesi, tra le quali Mitsubishi Heavy Industries (Mhi), per esplorare lo sviluppo di sottosistemi per l'F-3. Il 15 febbraio scorso, il Regno Unito e il Giappone hanno iniziato una collaborazione tecnologia per nuovi sensori a radiofrequenza, nota come sistema di sensori Jaguar, che si aggiunge ai precedenti accordi riguardanti la cooperazione per missili aria-aria e motori. La cooperazione tra Tokyo e Londra si è concretizzata durante un incontro tra il primo ministro giapponese Fumio Kishida e il suo collega britannico Boris Johnson avvenuto il 5 maggio 2022, quando fu rilasciata questa dichiarazione: “Il Regno Unito e il Giappone stanno facendo progressi significativi sulla cooperazione in materia di Difesa; dunque, anche il Tempest potrebbe diventare una delle pietre miliari delle relazioni bilaterali Regno Unito-Giappone”. Intanto lunedì 18 luglio al salone aerospaziale di Farnborough (UK), anche Leonardo darà aggiornamenti riguardanti il programma.

YOU MAY ALSO LIKE