Capo di Hamas in vacanza a Doha, hotel 5 stelle lusso e conto da un milione

Il governo austriaco sulla questione dell'islam politico è passato dalle parole ai fatti. Infatti, negli scorsi giorni è stata presentata la"mappa dell'Islam politico" che sta provocando indignazione e violente proteste non solo tra i musulmani in Austria. Nella mappa sono presenti 623 organizzazioni, associazioni e moschee musulmane con le rispettive sedi in Austria. Rappresentanti dei musulmani e dell'opposizione avevano criticato, tra l'altro, che tutte le istituzioni islamiche fossero mostrate sulla mappa, indipendentemente dal fatto che avessero tendenze islamiste-antidemocratiche. La Muslim Youth Austria (MJÖ) ha annunciato la denuncia penale. Il ministro dell'Integrazione Susanne Raab (nella foto) ha difeso la mappa dichiarando "Questo non è affatto un sospetto generale dei musulmani, si tratta della lotta comune contro l'Islam politico come terreno fertile per l'estremismo". E le istituzioni europee sostengono gli sforzi dell'Austria? Naturalmente no. Il Consiglio d'Europa chiede il ritiro della mappa "perchè va oltre l'obiettivo ed è potenzialmente controproducente, secondo una dichiarazione del commissario speciale per l'intolleranza anti-musulmana e i crimini d'odio". Molti musulmani si sono sentiti stigmatizzati e la loro sicurezza minacciata dalla pubblicazione di indirizzi e altri dettagli. Ma dov'era il consiglio d'Europa quando le associazioni turche hanno diffuso la lista dei nemici dell'islam tra quali figurano intellettuali e giornalisti e persino imam continuamente minacciati di morte? Nessuno li ha visti o sentiti.

Sangue nel paradiso delle Maldive

Si chiariscono con il passare delle ore le circostanze dell'attentato nel quale l'ex presidente delle Maldive Mohamed Nasheed è rimasto gravemente ferito lo scorso 6 maggio 2021 a Male capitale delle Maldive. Un alto funzionario del governo maldiviano nel confermare l'arresto di tre sospettati ha affermato che sono gli estremisti islamici i responsabili dell'esplosione che ha ferito gravemente l'ex presidente delle Maldive. Intanto il 53enne Mohamed Nasheed resta ricoverato in terapia intensiva dopo che ha riportato gravi ferite all'intestino, al fegato e alla testa.

Con una popolazione di 350.000 persone disseminata in un gruppo di atolli sono almeno 500 i jihadisti maldiviani che si sono recati nel" Siraq" un fatto questo, ostinatamente negato dal governo di Male in un paese nel quale l'Arabia Saudita finanzia moschee e scuole coraniche. Estremisti che fino ad oggi non sono mai riusciti a mettere a segno un colpo eclatante ad esempio contro i resorti turisti frequentati da milioni di turiti ogni anno tuttavia, si susseguono i tentativi contro obbiettivi interni.

La vacanza di lusso piace ad Hamas

Secondo alcuni media degli Emirati Arabi e dell'Arabia Saudita (allo stato non smentiti) il capo dell'Ufficio politico di Hamas Ismail Haniyah e il suo entourage hanno soggiornato in un hotel a cinque stelle di Doha, in Qatar, durante la guerra di Gaza durata dal 10 al 20 maggio. Il conto del piacevole soggiorno è stato di più di 1 milione di dollari. Di questi, 26.000 per i massaggi e oltre 300.000 dollari per i "servizi aggiuntivi". Mai come questa volta anche per Hamas che viene finanziato dalla comunità internazionale, vale il detto "chiagne e fotti" e forse non in senso figurato.

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