Casa green, ecco quanto costa adeguarsi alle normative europee

L'interesse per le case green, sinonimo di edilizia sostenibile e risparmio energetico, sta guadagnando sempre più terreno nel panorama dell'edilizia moderna. Se fino a qualche anno fa la domanda principale era "come possiamo trasformare i nostri edifici esistenti in abitazioni più efficienti dal punto di vista energetico?", oggi il vero interrogativo riguarda i costi e le tempistiche necessarie perché si metta in atto la transizione energetica.

Partiamo dalla caldaia. La recente ratifica della Direttiva EPBD, nota anche come Direttiva Case Green, ha suscitato un acceso dibattito riguardante il futuro delle caldaie a gas. L'originaria scadenza per l'installazione di nuovi modelli alimentati a gas metano e GPL, precedentemente fissata al 2030, è stata estesa al 2040, generando incertezze e interrogativi tra i consumatori. Attraverso il contributo degli esperti di Abbassalebollette.it, portale specializzato in efficienza energetica e fonti rinnovabili, cerchiamo di chiarire la questione al fine di evitare allarmismi infondati.

Abbiamo quindi chiesto a una serie di tecnici quanto potrebbe costare la transizione da una caldaia tradizionale a una gas green ready, ovvero alimentata a gas che è stata progettata e costruita con caratteristiche e tecnologie volte a migliorare l'efficienza energetica e a ridurre l'impatto ambientale. Queste caldaie sono progettate per essere compatibili con standard ambientali più rigorosi e per consumare meno energia rispetto alle caldaie tradizionali.

Partendo da un bilocale, abitato da una coppia, il prezzo medio che ci viene riferito - tra acquisto e installazione - si aggira intorno agli 800 euro. La cifra sale a 1.200 euro per un appartamento ampio abitato da una famiglia con due bambini, e arriva a sfiorare i 2.500 euro per una famiglia che vive in una villetta indipendente di modeste dimensioni. A ogni telefonata ci viene sottolineata "l'importanza di muoversi per tempo per poter usufruire ancora degli sgravi fiscali come l'Ecobonus al 50% per la sola sostituzione della caldaia con un modello di almeno classe A". Per quanto riguarda i tempi di attesa e installazione, le risposte rimangono molto vaghe. Se si scelgono i modelli più economici, viene sottolineato come l'attesa sarà indubbiamente maggiore e potrebbe protrarsi fino alla fine dell'estate. C'è chi consiglia poi di evitare lavori ora, in un periodo di passaggio stagionale, e chi addirittura consiglia di rimandare tra settembre e ottobre con l'arrivo dell'autunno. La media di attesa sembra comunque di essere di circa due mesi.

Una delle chiavi per aumentare l'efficienza energetica di un edificio è migliorare il suo isolamento termico. Questo può essere realizzato attraverso l'installazione di materiali isolanti nelle pareti, nel tetto e nei pavimenti. Un buon isolamento riduce le dispersioni di calore e consente di mantenere una temperatura confortevole all'interno della casa durante tutto l'anno. Ecco quindi che ci si trova a parlare di infissi e della loro sostituzione. Un tasto dolente, soprattutto quando si parla di prezzi. Gli infissi rappresentano infatti punti critici per le dispersioni di calore, e la sostituzione con infissi ad alte prestazioni energetiche può ridurre notevolmente questi sprechi. Vetri doppi o tripli e sistemi di chiusura ermetici sono solo alcuni degli elementi che possono contribuire a migliorare l'efficienza energetica degli infissi. Il prezzo, in questo caso, è un vero e proprio tasto dolente. Se per un piccolo monolocale, senza porte finestra, si possono spendere circa 5.000 euro, per un bilocale standard la spesa sale a 8.000 euro, che possono salire fino a 10.000 nel caso di balconi. Il prezzo lievita quando si parla invece di una villetta indipendente su due piani: in questo caso, considerando tutte le variabili, balconi, bagni e spazi comuni, la cifra può arrivare fino a 25.000 euro. Anche i tempi di attesa sembrano rendere complessa la transizione. La maggior parte delle aziende interpellate ci consiglia di iniziare i lavori tra maggio e giugno, così da poterli concludere nel giro di un mese. Altre non offrono disponibilità fino alla fine dell'estate, arrivando addirittura a proporre fine ottobre come termine massimo per la sostituzione. La motivazione non è tanto nella reperibilità degli infissi quanto nella gestione dell'installazione. L'altissima richiesta dilata i tempi rendendoli davvero lunghi, soprattutto se si considera che per una villetta, lavorando a step, sono previsti come minimo 15 giorni di lavoro.

Arriviamo infine alla scelta del sistema di riscaldamento e raffreddamento, un altro fattore determinante della transizione green. Optare per sistemi ad alta efficienza energetica, come le pompe di calore o i sistemi ad energia solare, può ridurre significativamente i consumi energetici dell'edificio. Integrare fonti di energia rinnovabile come pannelli solari fotovoltaici o sistemi di cogenerazione è un ulteriore passo avanti verso un'abitazione più sostenibile ed efficiente. Proprio parlando di pannelli fotovoltaici abbiamo chiamato alcune aziende chiedendo preventivi per l'installazione in una villetta indipendente di pannelli da 3kW. Per circa dieci pannelli la risposta che ci viene fornita è sempre la stessa: 8.500 euro. Alcune aziende ci consigliano di iniziare con otto pannelli per aumentare, entro la fine dell'anno a 10 e passare a 12 nella primavera successiva. Altre aziende consigliano di "non rischiare" e scegliere un minimo fisso di 10 pannelli, per arrivare a 12-15 durante la stagione successiva. Quanto ai tempi di installazione, in questo caso risultano estremamente rapidi, con 20 giorni di lavoro dal momento della firma del contratto.

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