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May 26 2016
Salvatore Girone può tornare. La Corte Suprema indiana ha accettato di rendere immediatamente esecutivo l'ordine del Tribunale arbitrale internazionale dell'Aja di far rientrare in Italia il fuciliere di Marina per tutta la durata del procedimento arbitrale.
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Una buona notizia dopo quattro anni di attese e incertezze, da quando Girone e Massimiliano Latorre furono arrestati in Kerala con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani scambiandoli per pirati, mentre erano in servizio a bordo della nave mercantile italiana Enrica Lexie.
Soddisfatto il governo italiano che quasi un anno fa aveva deciso di avviare l'arbitrato internazionale sulla giurisdizione del caso che Italia e India si contendono dal 2012. Il primo a dare il "bentornato" a Girone è stato il premier Matteo Renzi con un tweet dal Giappone dove si trova per il G7.
Confermiamo la nostra amicizia per l'India, il suo popolo, il suo Governo. E diamo il bentornato al marò Girone che sarà con noi il #2giugno
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 26 maggio 2016
"L'ho sentito al telefono, siamo felici e soddisfatti", ha twittato anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, mentre il suo collega degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha sottolineato che è stato così "premiato l'impegno del Governo con il sostegno del Parlamento". Ma l'emozione più forte arriva dalla sua Puglia. "Felicissima!!! Finalmente insieme!!", ha fatto sapere la moglie di Girone, Vania Ardito.
"È una bella giornata. Ti aspettiamo Salvatore. Qui c'è il sole", ha scritto il sindaco di Bari, Antonio Decaro.
E' una bella giornata. Ti aspettiamo Salvatore. Qui c'e' il sole :)
— Antonio Decaro (@Antonio_Decaro) 26 maggio 2016
A New Delhi intanto il Fuciliere attende le pratiche per il rimpatrio che potrà avvenire già nei prossimi giorni, con il deposito presso la Corte Suprema di una nuova garanzia scritta dell'Italia e con la richiesta di visto di uscita all'ufficio competente.
Girone sarà quindi accompagnato in Italia dal generale Carmine Masiello, consigliere militare di Palazzo Chigi e dall'ambasciatore italiano in India, Lorenzo Angeloni.
La Corte Suprema ha tuttavia fissato alcune condizioni per il rientro e la permanenza del maro' in Italia, che restera' sotto la sua autorità. Tra queste, l'impegno per il governo italiano a riportarlo a Delhi entro un mese se e quando il Tribunale arbitrale dovesse riconoscere la giurisdizione indiano sulla vicenda. Decisione che comunque non arrivera' prima dell'estate 2018. (ANSA).