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November 26 2013
Lui si chiama Charles, lei "Star". Lui è quasi ottantenne, lei ha appena 25 anni. Lui ha trascorso la maggior parte della sua vita a fare dentro e fuori prima da riformatori poi da carceri di ogni angolo degli Stati Uniti, ma soprattutto lui è il serial killer più noto e temuto d'America. E' il mandante della efferata strage di Bel Air, a Los Angeles nel 1969, nella villa in quel momento abitata da Roman Polanski e della moglie Sharon Tate, che venne straziata, torturata e uccisa, nonostante fosse incinta di 8 mesi del regista. Con lei furono brutalmente assassinati altri 5 ospiti della villa dei coniugi Polanski (mentre il regista si salvò perché si trovava a Londra per terminare il film Rosemary's Baby). Oggi, a 79 anni e dopo 42 anni di carcere consecutivo per quel massacro, eseguito materialmente da alcuni adepti della sua "setta", la Manson Family, il killer sembra intenzionato a sposarsi.
La donna che vorrebbe diventare la signora Manson è una ragazza di appena di 25 anni, capelli scuri, viso asciuutto e scavato, verrebbe da dire "pulito" se non fosse per quella X tatuata sulla fronte , marchio inconfondibile dei seguaci del criminale. Nata in un piccolo paese del sud degli Stati Uniti, sulle rive del fiume Missississippi, da una famiglia di credo battista, in un ambiente che la stampa americana definisce "pulito e sobrio", all'età di 19 anni si è trasferita in California. Qui sette anni fa ha iniziato a far visita a Manson in carcere, ogni sabato e ogni domenica, senza perdersi un giorno, trascorrendo dietro le sbarre con il suo idolo oltre 5 ore al giorno.
Da questa frequentazione sarebbe nato l'amore di "Star", come la chiama Manson, per il killer, che di recente ha avuto modo di spiegare questo sentimento: "Lei non è una donna - ha dichiarato - è una stella della via Lattea!". Manson nel corso della sua lunghissima detenzione (condannato a morte nel 1971, vide trasformare la pena in ergastolo perché lo stato della California abolì la pena capitale) ha presentato per bene 12 volte la richiesta di rilascio, puntualmente respinta. La prossima, per legge, potrà presentarla solo nel 2026, quando Manson avrà 92 anni. Questo però non sembra averlo scoraggiato né sembra aver spento l'entusiasmo della giovane Star, che pare si sia innamorata di lui non tanto per il suo "fascino da criminale", quanto per l'impegno del criminale a difesa dell'ambiente e degli animali.
Anche l'aspirante signora Manson, infatti, fa parte dell'ATWA, acronimo di Air, Trees, Water, Animals, associazione che si batte per la salvaguardia della natura e della quale fanno parte alcuni membri della Famiglia Manson. Star ha preso a cuore la causa ambientalista a tal punto da diventare amministratrice di diverse pagine del sito dell'associzione , presente anche su Facebook. E' stata proprio lei, Star, a spiegare le sue intenzioni: "Andrò dritta al punto, Charlie e io abbiamo intenzione di sposarci - ha dichiarato alla rivista Rolling Stone - Non sappiamo ancora quando. Ma prendiamo tutto molto seriamente. Charlie è mio marito. Charlie mi ha detto di dirvi questo. Non ne abbiamo ancora parlato con nessuno".
Tutto chiaro? Non proprio, visto che Manson stesso - già sposato due volte - avrebbe liquidato le dichiarazioni della sua Star come "spazzatura", aggiungendo che la notizia sarebbe stata enfatizzata ad arte per il pubblico. Sta di fatto che, se sulle nozze di Manson resta qualche dubbio, non si tratterebbe dell'unico caso di killer che "infrange cuori" dietro le sbarre. Tanto per restare in Italia, Renato Vallanzasca, detto "il bel René", si è sposato con la moglie Antonella proprio durante la detenzione. Moglie che si è innamorata di lui, nonostante (o forse proprio per questo) il passato da pluricriminale di Vallanzasca. Anche Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, condannati all'ergastolo per diversi reati tra i quali la strage di Bologna del 1981, si sono sposati dietro le sbarre nel 1985 e dal loro amore è nata anche una bambina, Arianna, nel 2001.
Ma se la coppia Mambro-Fioravanti lo era anche nel crimine, per Pietro Maso, che nel 1991 uccise i genitori a Verona insieme a tre complici per intascarne l'eredità, è già arrivato il tempo dei fiori d'arancio: nel 2010 ha detto "sì" alla sua Stefania Occhipinti, milanese di buona famiglia, con rito canonico, in una chiesa in provincia di Varese, alla presenza di don Guido Todeschini, che avrebbe guidato il cammino di "redenzione" dell'ex killer di Montecchia a Crosara.