Musica
June 21 2022
Aveva a compiuto 80 anni lo scorso giugno Charlie Watts, una leggenda del rock and roll, batterista dei Rolling Stones dal 1963 fino a poche ore fa. Charlie Watts non amava le luci della ribalta, era schivo, poco incline a concedersi per interviste e foto session.
Chi conosce bene la discografia degli Stones sa però che senza il suo stile unico e inconfondibile la musica degli Stones non sarebbe mai stata la stessa. Charlie, a differenza di Jagger, Richards e Wood non era cresciuto a pane e rock e rock and roll. In origine non amava nemmeno il blues, la sua passione era il jazz, quello dei giganti come John Coltrane, Charlie Parker o Miles Davis.
Proprio questo suo approccio aveva reso il suo drumming così diverso da quello di tutti gli altri batteristi che avevano iniziato a suonare rock negli anni Sessanta. Anche dal punto di vista della vita personale, Watts si è sempre distinto dagli usi e costumi dei compagni di band (fatta eccezione per un periodo "tossico" all'inizio degli anni Ottanta). Watts era infatti sposato dal lontano 1964 con la pittrice e scultrice Shirley Ann Sheperd, che frequentava già prima di entrare nella band. Un caso di fedeltà più unico che raro nel rocambolesco mondo del music business.
La sua batteria era fatta di pochi elementi, semplice ma efficacissima come il suo modo di suonare. Per questo era considerato il metronomo della band, il musicista che teneva realmente insieme le diverse anime musicali del gruppo. Tra le varie leggende che circolavano sul suo conto ce n'era una molto divertente secondo cui non avrebbe avuto una batteria in casa per non infastidire la moglie molto sensibile ai rumori troppo invasivi. «Se mi viene voglia di suonare, ho una sola possibilità: devo andare in tour» aveva dichiarato con il senso dell'ironia molto british che lo ha contraddistinto da sempre.