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Chi è Moon Jae-In, il nuovo presidente della Corea del Sud

Sessantaquattro anni, già avvocato per i diritti umani e figlio di rifugiati nord-coreani fuggiti durante la guerra di Corea del 1950-1953, Moon Jae-Inè il nuovo presidente della Corea del Sud.


Il candidato del Partito Democratico rappresenta una svolta sulla scena politica di Seul, governata negli ultimi nove anni dallo schieramento conservatore. Moon ha già detto che vuole "aprire la porta a una nuova era, a nuovi politici e a una nuova nuova generazione" e ha puntato molto sulla lotta alla corruzione dopo gli scandali che hanno travolto Park-Guen Hee, la figlia dell'ex dittatore che a marzo ha subito l'impeachment ed è finita in carcere dopo mesi di proteste di piazza.

La prima tappa, il 17 aprile scorso, è stata una tradizionale roccaforte conservatrice, la città di Daegu nel sud del Paese, città natale dell'ex presidente Park. Quello di Moon, ha spiegato un esponente del suo partito poco dopo l'inizio della corsa alla Casa Blu (la Casa Bianca sud-coreana), è stato un segnale chiaro della volontà di "superare gli antagonismi regionali e diventare un presidente che ha il sostegno di tutto il Paese".

Le sfide che Park dovrà affrontare sono anzitutto l'economia e le diseguaglianze sociali: in particolare il problema della disoccupazione giovanile (tra i 15 e i 29 anni di età) che lo scorso anno sfiorava il 10% (9,8%), e la riforma del "chaebol", le grandi conglomerate di Seul.

Tra queste ci sono nomi noti in tutto il mondo, come Samsung (implicata nello stesso scandalo della Park), Lg, Sk e Hyundai. Moon ha svelato un piano di cento giorni per fare ripartire il mercato del lavoro e ha promesso di mettere in cima all'agenda di governo la creazione di posti di lavoro. Il prossimo presidente sud-coreano verra' osservato a livello internazionale, soprattutto per l'approccio che utilizzerà nei confronti della Corea del Nord.

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