Chi ha incastrato Roger Rabbit: 5 cose che forse non sai sul film
All'età di 86 anni, il 16 agosto, è morto l'animatore canadese Richard Williams, noto soprattutto per aver animato Chi ha incastrato Roger Rabbit, film memorabile del 1988 a tecnica mista, diretto da Robert Zemeckis. Coniugò fantasticamente personaggi d'animazione e personaggi in carne e ossa: la sinuosa Jessica Rabbit, la donna più sexy dei cartoon; il simpatico e distratto coniglio Roger Rabbit suo sposo; il detective spiantato Eddie Valiant interpretato da Bob Hoskins.
Williams vinse due Oscar per Chi ha incastrato Roger Rabbit. Già aveva vinto un Oscar nel 1972 per il miglior cortometraggio animato per Il canto di Natale.
In omaggio a Williams torniamo a Cartoonia, dove vivono Roger e Jessica Rabbit, tra cartoni animati buoni e cartoni animati cattivi, e raccontiamo cinque cose (più una) che forse non sapete su Chi ha incastrato Roger Rabbit.
1. Il film più costoso e dai titoli di coda più lunghi
Quando uscì, il 22 giugno 1988, Chi ha incastrato Roger Rabbit vantava il budget più alto di sempre per un film, fino ad allora: 70 milioni di dollari (quasi 150 milioni di dollari di oggi). Superò il precedente detentore del record, Rambo 3 (che era uscito meno di un mese prima), di circa 12 milioni. Mantenne il titolo di film più costoso fino al luglio 1991, quando fu spodestato da Terminator 2 - Il giorno del giudizio, che costò 100 milioni.
Con un cast e una troupe di oltre 800 persone, il film si è aggiudicato anche il record dei titoli di coda più lunghi di sempre. Sono durati oltre 10 minuti (e mancava l'attribuzione alla doppiatrice di Jessica Rabbit, Kathleen Turner).
2. Charles Fleischer vestito da coniglio durante il doppiaggio
Il doppiatore di Roger Rabbit nella versione originale del film(titolo originale Who Framed Roger Rabbit) è Charles Fleischer (il doppiatore italiano è Marco Mete). Ebbene, Fleischer era così devoto al suo personaggio animato da chiedere ai costumisti di creargli un completo da Roger Rabbit su misura da indossare sul set. A suo dire, questa trovata ha aiutato sia lui che il suo compagno di set Bob Hoskins a immergersi nel mondo fantastico del film.
3. Roger Rabbit doveva morire
La sceneggiatura, scritta daJeffrey Price e Peter S. Seaman, nella sua prima versione era molto più dark. Prevedeva la morte di Roger Rabbit nella sparatoria finale tra Valiant e il giudice Morton (interpretato da Christopher Lloyd, lo scienziato pazzo della trilogia di Ritorno al futuro). Inoltre, individuava nel giudice Morton il cacciatore che uccise la mamma di Bambi.
La Disney però si oppose e lo script venne un po' addolcito.
4. A cosa si è ispirato Williams per Roger e Jessica
Nel disegnare Roger Rabbit, Williams voleva incorporare diversi elementi dell'animazione classica. Voleva che Roger avesse in sé il livello della Disney, il design dei personaggi dei Looney Tunes di Warner Bros. e la personalità e il senso dell'umorismo dell'animatore Tex Avery, creatore di Bugs Bunny e Daffy Duck. Inoltre, voleva che il suo volto assomigliasse a un personaggio dei Looney Tunes e il suo busto a un eroe della Disney; la sua tuta richiama un po' Pippo, i suoi guanti Topolino, il suo papillon Porky Pig.
Jessica Rabbit invece è stata ispirata soprattutto dalla protagonista del cortometraggio Red Hot Riding Hood ovvero Cappuccetto Rosso a Hollywood di Avery del 1943. Tra le influenze umane, invece, Rita Hayworth, Lauren Bacall e Veronica Lake.
5. Oltre 140 personaggi animati preesistenti
Sono oltre 140 i personaggi dei cartoni animati già preesistenti e famosi a comparire in Chi ha incastrato Roger Rabbit.
Per la prima volta compaiono insieme l'icona della Disney, Topolino, e quella di Warner Bros., Bugs Bunny.
Oltre a Topolino, ci sono 81 personaggi distinti della Disney e anche 14 "gruppi" di personaggi (ad esempio, i protagonisti del corto in bianco e nero del 1929 Folletti in vacanza). Insieme a Bugs Bunny, invece, ecco 19 personaggi della Warner Bros.. E poi anche personaggi dei cartoni di MGM, Universal Studios, 20th Century Fox, King Features Syndicate, Paramount Pictures / Fleischer Studios, del fumettista Al Capp.
Inoltre... "bumping the lamp"
È proprio dopo Chi ha incastrato Roger Rabbit che tra gli animatori americani si è diffusa l'espressione "bumping the lamp", ovvero "sbattere nella lampada". Si riferisce alla scena in cui Hoskins urta più volte con il capo una lampada bassa nel soffitto, facendola oscillare, mentre tiene Roger per le orecchie. Gli animatori fecero un grande lavoro, paziente e meticoloso, per disegnare addosso al coniglio, in maniera coerente, luci e ombre, in base all'illuminazione fluttuante della stanza. Il team era però consapevole del fatto che questo grande lavoro sarebbe stato notato probabilmente da pochissimi e che l'assenza dell'effetto non avrebbe disturbato la maggior parte del pubblico.
Da allora è nata l'espressione "bumping the lamp", che allude a quando si tiene molto alle cose che si crea, tanto da essere pronti a tutto per farlo nel modo più giusto, anche se probabilmente nessuno se ne accorgerà.
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