Lifestyle
April 11 2017
E' stata la stampa della Grande Mela a fare incetta di Premi Pulitzer quest'anno. Ben tre riconoscimenti (miglior copertura internazionale, miglior reportage e migliore fotografia di breaking news) sono andati al New York Times mentre sia il New York Daily News sia la piattaforma di giornalismo investigativo ProPublica sono stati premiati per la sezione del "Giornalismo di pubblico servizio" grazie alle inchieste sugli sgomberi effettuati dalla polizia a New York e in particolare è stato apprezzato il lavoro della giornalista Sarah Riyley.
Giornalismo investigativo
L'inchiesta del reporter David Fahrenthold sulle fondazioni benefiche di Donald Trump ha ricevuto - con l'orgoglio del Washington Post per cui lavora - il premio per la sezione National Reporting, mentre l'italiano L'Epresso che fa parte del consorzio denominato International Consortium of Investigative Journalists ha ricevuto il Pulitzer per l'inchiesta Panama Papers circa gli spostamenti illeciti di denaro verso i paradisi fiscali da parte di 800 vip nostrani.
I 100 anni del Pulitzer
I 21 premi voluti nel 1917 dal magnate della stampa Joseph Pulitzer e gestiti dalla Columbia University sono stati assegnati nella serata di ieri. La commissione è formata da 18 persone e non premia solo il lavoro strettamente giornalistico. Ci sono, infatti, anche le sezioni di fotografia, teatro, letteratura e musica.
Non solo giornalismo
Per la sezione Drama quest'anno è stata premiata Lynn Nottag per la piece Sweat, mentre The Underground Railroad di Colson Whitehead ha ricevuto il riconoscimento per la sezione fiction grazie al magistrale lavoro sulla fuga degli africani dall'America schiavista del Sud verso il Nord.
La sezione Biografie e Autobiografie, infine, ha premiato Hisham Matar per The Retourn