News
November 13 2017
Sono 20 tra le più importanti città americane e quasi tutte sono democratiche. Guardando a ciò che i cittadini statunitensi hanno votato in questi ultimi anni, il 7 novembre 2017 è stato eletto per la seconda volta Bill de Blasio, l’immagine del partito repubblicano infatti ne esce impietosa. L’ampia impopolarità del partito di Trump mostra la grande spaccatura che c’è tra l’elettorato urbano e quello che, solo un anno fa, ha votato come presidente The Donald. Nelle più grandi città i sindaci repubblicani, almeno negli ultimi anni, sono diventati una specie politica a rischio estinzione dimostrando di non essere riusciti a restare all'altezza degli incarichi.
Mike Duggan, 59 anni, è stato un dirigente di un centro medico prima di vincere le elezioni come sindaco di Detroit, il primo cittadino bianco della città dall'inizio degli anni '70. Oltre l'80% dei suoi cittadini infatti è afroamericano.
Il sindaco di Las Vegas è Carolyn G. Goodman (78 anni), moglie del precedente amministratore, Oscar Baylin Goodman, 71 anni, che ha guidato la città per dodici anni prima di lasciare il testimone alla consorte.
Il primo cittadino di Boston, Marty Walsh (50 anni) è noto per aver rinunciato nel 2015 alla corsa per ospitare i Giochi olimpici. “Non metterò a rischio i contribuenti. Se per andare avanti è obbligatorio impegnarsi a firmare una garanzia, allora Boston non concorrerà a ospitare le Olimpiadi del 2024”, aveva detto il sindaco. E così è stato.
Nel 2017 i democratici si sono aggiudicati gli stati del New Jersey e della Virginia, e con la rielezione del sindaco De Blasio mantengono anche New York. De Blasio, 56 anni, è stato rieletto forte delle promesse mantenute durante il mandato passato (anche se partito in salita). Tra le più popolari, quelle che riguardano gli asili nido pubblici e la fine dello stop-and-frisk della polizia, soprattutto nei riguardi degli afroamericani, ovvero l’abolizione di una pratica che facilitava il fermo e l’interrogatorio di un cittadino senza un preciso mandato o motivazione valida.
James F. Kenney, 59 anni, eletto con il partito Democratico nel 2016 e il 99esimo sindaco della città.
Eric Michael Garcetti, 46 anni, è il 42esimo sindaco di Los Angeles eletto nel 2013. Ex membro del Los Angeles City Council ha lavorato come Council President fino al 2012. Garcetti, nipote di un immigrato messicano e figlio di un giudice italiano, è il primo sindaco di religione ebraica oltre ad essere il più giovane primo cittadino proclamato da oltre un secolo.
Alla guida di San Francisco c’è Ed Lee, il figlio di immigrati cinesi sbarcati sulla West Coast, un liberal man, che ha fatto esperienza difendendo i diritti delle minoranze, neri inclusi. Lee, 65 anni, nasce in quella Chinatown che, oltre ad essere una calamita per turisti, è diventata una vera e propria potenza economica. Più che un semplice quartiere Chinatown è una città all’interno della metropoli che negli anni è diventata sempre meno anticomunista e sempre più filo-Pechino imparando a conoscere e rispettare le regole della democrazia americana.
Il sindaco di Chicago è il 57 enne Rahm Emanuel, viene definito da Repubblica “una figura semileggendaria della politica americana, come lo sono i suoi modi spicci, la sua propensione all’improperio (mai in pubblico), la sua abilità tattica”. Nipote di un immigrato, suo nonno era sbarcato dall’Europa Orientale nel 1917, crede nel sogno americano e contrasta Trump sulla questione dei blocchi imposti all’accoglienza verso gli stranieri facendo di Chicago una welcoming city, ovvero una città aperta e accogliente.
Bill Peduto, eletto nel 2014, è il sindaco di una città che da qualche anno è annoverata tra le “località del futuro”. I numeri parlano da soli: 35 tra college e università con Carnegie Mellon e University of Pittsburgh, un’eccellenza per quanto riguarda le nanotecnologie e la bioingegneria che si traducono in un hub ospedaliero guidato dall'Upmc, uno dei più importanti provider sanitari del mondo con l'Ospedale dei bambini, numero uno negli Usa e completamente ecosostenibile.
Mike Rawlings, 63 anni, al secondo mandato, è stato eletto per la prima volta sindaco della città nel 2011 sotto il Partito Democratico.
Tomás Pedro Regalado, 70 anni, sindaco dal 2009, nonostante sia figlio di un ex prigioniero politico di Cuba, è noto per aver rifiutato l’apertura di un consolato cubano in città adducendo motivi di sicurezza e di opportunità politica.
In carica dal 2014 Kevin Faulconer ha 50 anni ed è succeduto a Bob Filner dimessosi nel 2013 dopo lo scandalo che lo ha coinvolto secondo cui una decina di donne della città avrebbero dichiarato pubblicamente di essere state oggetto di avances non desiderate.
Il sindaco di Seattle si chiama Ed Murray e ricopre la carica di primo cittadino dal 2014.
A capo della città texana Houston c’è Sylvester Turner, avvocato afroamericano di 63 anni.
Ha 48 anni il sindaco Michael Hancock eletto per la prima volta nel 2011.
Al comando di Minneapolis, incoronata "la città ideale per le madri che lavorano" (classifica di Forbes del 2010), seconda solo a New York per numeri di posti a sedere a teatro pro capite e definita (secondo Newsweek) la città più colta d'America per numero di librerie, libri venduti e pubblicati, c’è Betsy Hodges (48 anni) dal 2014.
L’avvocato Mohammed Kasim Reed, 48 anni, è il 59esimo sindaco di Atlanta, Georgia, dal 2010.
Mitch Landrieu, 57 anni, sindaco di New Orleans dal 2010.
Muriel Elizabeth Bowser, 45 anni, subentrata al sindaco Vincent Gray, è il primo cittadino di Washington D.C. dal 2014. Nata e cresciuta a North Michigan Park, un quartiere della zona nordest di Washington, è laureata in storia al Chatham College di Pittsburgh.
Il sindaco di Cleveland, si chiama Frank G. Jackson, ha 71 anni ed è alla guida della città dell’Ohio dal 2006.