Chi vota i vincitori degli Oscar
Dopo l'annuncio delle nomination agli Oscar 2016, Jada Pinkett Smith, attrice e moglie di Will Smith, ha scoperchiato la polveriera evidenziando sui social, con passione, l'assenza di artisti neri tra i nominati.
Spike Lee a ruota ha twittato l'hashtag #OscarsSoWhite (gli Oscar sono così bianchi) e ha proposto il boicottaggio della cerimonia di consegna degli Academy Award, che si terrà il 28 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles: lui e sua moglie non ci saranno. A #BoycottTheOscars ha aderito anche il rapper attore Snoop Dogg.
I 20 attori nominati, per il secondo anno consecutivo, sono tutti bianchi, neanche uno è di colore o di diversa etnia. Anche nelle altre categorie la solfa è simile.
Altre due star afroamericane hanno mostrato la loro delusione. Lupita Nyong'o, Oscar come migliore attrice protagonista nel 2014, si è detta delusa; David Oyelowo, il Martin Luther King del film Selma, che tra l'altro è membro dell'Academy, ha condiviso: "L'Academy ha un problema, un problema che deve essere risolto", "l'Academy non rappresenta me, non rappresenta questa nazione".
La stessa Cheryl Boone Isaacs, afroamericana e presidentessa dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, si è detta "distrutta e frustrata" per la mancanza di diversità nelle nomination. Ha precisato che l'Academy "sta adottando misure per modificare la composizione" della sua appartenenza e ha promesso una "revisione" del reclutamento dei soci, per apportare maggiore diversità e cambiare le cose in meglio "più velocemente".
La composizione dell'Academy
L'Academy è composta da circa 6.000 professionisti statunitensi del cinema. Una ricerca del 2012 del Los Angeles Times aveva rivelato che all'epoca il 94% dei membri era bianco. Registi e attori neri costituivano solo il 2% dei soci; la percentuale di latini era inferiore. Circa il 77% era di sesso maschile e l'età media abbastanza elevata, 62 anni. Solo il 14% dei soci aveva meno di 50 anni.
Negli ultimi anni ci si è sforzati per inserire più donne e persone di colore, ma il cambiamento richiede tempo visto che la carica all'interno dell'Academy è a vita. Nel 2013 l'Academy ha introdotto 432 nuovi membri votanti, nell'arco di due anni, di origine abbastanza diversificata, ma la percentuale di bianchi era ancora del 93%, mentre la media età era slittata a 63 anni.
L'anno scorso, secondo l'Hollywood Reporter, al gruppo si sono aggiunti altri 322 membri, tra cui diversi attori e registi neri di alto profilo, puntando alla diversità e a dare spazio alle donne e alle minoranze.
Come si entra a far parte dell'Academy
I criteri per far parte dell'esclusivo gruppone dell'Academy ricordano un po' quelli di un country club d'élite. Le autocandidature non sono ammesse. I nuovi membri devono essere sponsorizzati da due membri già in carica, a meno che non si sia stati nominati per un Oscar, eventualità che concede automaticamente l'adesione.
Più attori e registi di colore vengono nominati all'Oscar, maggiore è la rappresentanza afroamericana che entra a far parte dell'Academy.
I delusi
Tra gli attori neri che potevano ambire a una nomination ci sono Will Smith per Zona d'ombra (che era candidato al Golden Globe), Idris Elba (anche lui nominato al Golden Globe) per Beasts of No Nation, Samuel L. Jackson per The Hateful Eight, il giovane Michael B. Jordan per Creed - Nato per combattere (è stato invece nominato all'Oscar l'illustre compagno di set - bianco - Sylvester Stallone). In Creed è degna di nota come attrice non protagonista anche l'interpretazione di Tessa Thompson.
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