Chiamami col tuo nome: i luoghi dove è stato girato il film di Guadagnino
Crema, Bergamo, il Lago di Garda e la bella campagna del lodigiano: se un po’ della fortuna di un film dipende anche dalla scelta dei set, allora Chiamami con il tuo nome, il lungometraggio di Luca Guadagninocandidato a 4 Oscar, ha un piccolo debito con la Lombardia, dove è stato girato quasi interamente. È stato lo stesso Guadagnino, che a Crema ci vive, a scegliere i luoghi della storia d’amore tra Elio (Timothée Chalamet) e Oliver (Armie Hammer), ispirata al libro di Andrè Aciman (ambientato invece in Liguria, ndr). Un paesaggio incantato e senza tempo, perfetto per fare da cornice alla magnifica e torrida estate del 1983.
I luoghi scelti (con il supporto di Lombardia Film Commission) sono questi:
Villa Albergoni (Moscazzano, Crema)
La splendida villa di Moscazzano (Crema) è lo sfondo principale in cui si muovono Elio e Oliver, che - tra le altre cose - scopriranno l’amore proprio nella soffitta dismessa. Costruita sulle rovine di un antico castello feudatario, a pochi minuti da Crema, la villa del XVII secoolo si chiama Villa Vimercati Griffoni Albergoni, e nel nome reca la storia di tutti gli intrecci dinastici che l’hanno abitata. Sei settimane prima dell’inizio della produzione, i realizzatori, tra cui la set decorator Violante Visconti (pronipote di Luchino, ndr), l’hanno arredata con mobili, oggetti e decorazioni che la famiglia Perlman avrebbe potuto accumulare durante tutta la vita. Come è tipico dei film di Guadagnino, la casa è un elemento importante, con un autentico senso della vita reale. Una curiosità: nel patio sono stati costruiti un pergolato e portati albicocchi e peschi, che non sono originari della Lombardia. Le pesche erano per metà vere e per metà… oggetti di scena.
Piazza Duomo, Crema
Chi è stato a Crema avrà trovato qualcosa di familiare nella scena di Elio e Oliver, seduti ai tavolini di un bar: è stata girata nella Piazza del Duomo a Crema, il nucleo più antico della città e l’arco che si intravede sullo sfondo è quello del Torrazzo.
Lago di Garda, Sirmione (BS)
La scena del ritrovamento archeologico è stata girata tra il Parco delle Grotte di Catullo e la spiaggia Giamaica, sul Lago di Garda a Sirmione: il paese era noto nel mondo antico per essere una stazione di sosta lungo l'importante via che univa Brescia a Verona. Gli scavi realizzati sotto la Villa Romana attribuita alla famiglia del poeta Catullo, hanno portato alla luce strutture del I secolo a.C.
La campagna tra Lodi e Crema
La campagna che fa da sfondo alle passeggiate e alla gita in bici dei due protagonisti è quella nei dintorni di Crema, a Pandino. Ma alcune scene sono state girate anche nel Lodigiano nei dintorni di Crespiatica.
Le cascate del Serio, Bergamo
In uno dei momenti più suggestivi del film i due protagonisti corrono su un pendio alla base di una cascata urlando, mentre in sottofondo c’è Mistery of love di Sufjan Stevens. La scena è stata girata alle cascate del Serio, a Valbondione. Come ha raccontato Guadagnino alla stampa, girarla non è stato facile: «Le immagini che avevamo visto della cascata ci erano piaciute molto. Ma sapevamo che è chiusa per quasi tutto l’anno, e non potevano certo girare la scena nei giorni in cui c’era il pieno di turisti. Ottenere i permessi è stato abbastanza complesso, ma anche grazie all’aiuto del Comune di Valbondione abbiamo ottenuto dall’Enel un’apertura straordinaria, che per motivi di sicurezza non poteva andare oltre la mezz’ora».
Piazza Duomo, Bergamo
Un’altra scena cult è stata girata a Bergamo Alta: Elio e Oliver con i loro amici ascoltano Richard Butler tra auto d’epoca parcheggiate in piazza Rosate e ballano a Santa Maria Maggiore. Poi si spostano in piazza Duomo e si baciano appassionatamente appoggiati contro il muro dell’Ateneo di scienze lettere ed arti.
Il trailer
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