Cin cin all’estate
La bevibilità dei vini è spesso un parametro di giudizio che in estate pare acquisire una valenza addirittura superiore. Le temperature estive e il conseguente calo dell’appetito fanno sì che le preparazioni si alleggeriscano e i vini che si scelgono in accompagnamento vadano di conseguenza nella direzione della bevibilità. Con questo non voglio dire che gli appassionati debbano ricercare necessariamente dei surrogati dell’acqua a base d’uva.
Tralasciando le bollicine, viste le comprovate doti di bevibilità e abbinamento, vi consiglio di rivolgere l’attenzione a proposte un po’ fuori dagli schemi che per una serie di ragioni risultano perfettamente in possesso di questo requisito enologico.
Talvolta la beva –così comunemente è chiamata la dote di quelle bottiglie che si vuotano tutte d’un fiato- è pregiudicata dal grado alcolico. Nessun problema per Joh. Jos. Prüm e la Mosella (Germania). Responsabili di un Riesling, datato 2007, che ha soltanto nove gradi alcol. Avete letto bene! Il microclima mitigato dal fiume e una vinificazione che rasenta spesso la perfezione formale e sostanziale, producono vini profumati, longevi, con poco alcol e tanta personalità. Il suo Wehlener Sonnenuhr Kabinett 2007 è ideale per le ricette estive a fornello spento, pur essendo al tempo stesso in grado di appagare durante le stagioni più fredde in abbinamento con carni salsate, foie gras e preparazioni dal timbro orientale come un maialino in agrodolce.
Anche a casa nostra tuttavia non mancano esemplari di grande bevibilità. Tra i rosati il Girogle, classificato Igt Salento, dell’azienda Severino Garofano offre una fedele riproposizione del rosato pugliese pur aggiungendogli, se possibile, una nuova interpretazione di questo classico vino del Salento, dopo un adeguato ‘riposo’ in cantina. Se il Girofle è già molto invitante e quasi dissetante con le classiche preparazioni di mare, con alcuni anni d’invecchiamento riesce a sposare, in inverno, persino un piatto di bollito misto. Il motivo va ricercato, ancora una volta, nella grande maestria in fase di vinificazione. La macerazione del Negroamaro per 24 ore, oltre a donare al vino un bel colore rosa corallo, non sottrae a questa varietà tutte le sue tipicità aromatiche.
Anche tra i rossi gli esemplari di bevibilità non mancano. Un esempio? L’Etna Rosso Graci 2010. Se la bottiglia dovesse terminare rapidamente, non tirate fuori la solita scusa del bicchiere bucato……….
I MIEI CONSIGLI
Joh. Jos. Prüm Wehlener Sonnenuhr Kabinett 2007
95/100
Riesling per altro realizzato da uno dei produttori che più amano i vini di tradizione. A questo aggiungiamo che la 2007 è un’annata da dimenticare in cantina per oltre 40 anni! Questo non vuol dire che stapparlo oggi significhi trovarsi di fronte ad un vino poco comunicativo; anzi. Note di lemon grass, frutto della passione e tanta sapidità.
Distribuito da Vino & Design www.vinoedesign.it
Severino Garofano Girofle Igt 2010
87/100
Tutte le migliori qualità del Negroamaro. Profumi immediati di ciliegia, ribes e melograno. Bocca acida con un filo di tannino e tante sensazioni fruttate. Da il meglio di sé anche a temperatura leggermente più fresca, accompagnandosi a tutte le preparazioni di mare che prevedano un po’ di pomodoro.
Prodotto da www.aziendamonaci.com
Graci Enta Rosso 2010
89/100
Nerello Mascalese in purezza coltivato sulle pendici dell’Etna e tradotto nella cantina di Passopisciaro. Colore rosso rubino scarico. Naso dominato da rimandi floreali di rosa e geranio e da nuances fruttate di melograno e macchia mediterranea. Bocca equilibrata ed armonica, il cui linguaggio gustativo ripercorre quello delle sensazioni olfattive.
Prodotto da Graci www.graci.eu
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