Lifestyle
November 16 2021
Lo scrittore francese François VI de La Rochefoucauld una volta disse: «Amate il cioccolato fino in fondo, senza complessi né falsa vergogna perché, ricordate, “senza un pizzico di follia non esiste uomo giudizioso”».
Definito dai Maya come «il cibo degli dei», il cioccolato fa parte dalla nostra storia sin dal 1000 a.C. anche se alcune ricerche botaniche recenti accennano alla presenza di piante di cacao nel Rio delle Amazzoni e nell’Orinoco ben 6.000 anni fa. Sono tante le leggende che si legano alla nascita di questo dolce. Per i Maya fu il loro terzo re, Hunahpu, a dare vita alla coltura del cacao, mentre per la civiltà azteca la nascita della pianta di cacao è legata a una storia d’amore. Si racconta che in tempi remoti una principessa fu lasciata dal suo sposo, partito per la guerra, con un immenso tesoro. I nemici la trovarono ma lei si rifiutò di rivelarne il nascondiglio e per questo perse la vita. Dal suo sangue nacque la pianta di cacao, i cui semi sono amari come la sua sofferenza, ma allo stesso tempo forti ed eccitanti come le sue virtù.
A Cristoforo Colombo, scopritore dell’America, dobbiamo l’arrivo del cacao in Europa. Il prodotto però viene introdotto in maniera più diffusa solo nel 1519 da Hernan Cortez per poi arrivare in Toscana grazie al commerciante Francesco d’Antonio Carletti come il «seme delle Americhe» e diffondersi in maniera esponenziale. Nel 1569, Papa Pio V generò scalpore consentendo nei periodi di digiuno la consumazione di una tazza di cioccolata al giorno, adducendo come motivazione il fatto che fosse liquida.
In Italia, il cioccolato rappresenta un mercato da quasi 2 milioni di euro, con un aumento delle vendite del 18,5% nel 2020. Secondo un’indagine Nielsen, gli italiani consumano 4kg di cioccolato a testa ogni anno e il Belpaese si piazza anche al secondo posto per la produzione con 4 milioni di tonnellate totali (0,6 milioni in meno della vicina Germania).
Numeri confermati anche dall’ultimo edizione di Eurochocolate a Perugia che ha registrato un aumento di adesioni del 70% rispetto al 2019.
Per quanto riguarda i trend, è Luigi Zaini, oggi a capo dell’azienda familiare fondata nel 1913 con Antonella Zaini, a raccontarci l’andamento del mercato dolciario, sempre più incentrato sulle proprietà benefiche e salutari del cioccolato. L’apporto energetico del cioccolato fondente deriva infatti da grassi buoni che non impattano sulla colesterolemia. Non solo, il cioccolato fondente (oltre il 65%) rappresenta una buona fonte di ferro, fosforo, potassio e magnesio, apporta un buon qualitativo di polifenoli e sostanze ad azione antiossidanti - tutti utili nella prevenzione dei problemi al sistema cardiovascolare - e stimola la produzione di serotonina, l’ormone che contribuisce al buon umore.
«Concentrandoci sulla nostra expertise nel cioccolato fondente abbiamo lanciato diversi progetti in linea con i bisogni dei consumatori che non vogliono rinunciare all’autogratificazione ma al tempo stesso pongono sempre più attenzione al benessere e all’aspetto valoriale espresso dalle aziende produttrici» ha spiegato Zaini.
Tra questi spicca la linea 100% cacao, legato a «Le nuove donne del Cacao», un progetto di sostenibilità sociale realizzato in Costa d’Avorio per una cooperativa di donne coltivatrici di cacao, i cui volti appaiono fieri sulle confezioni del prodotto.
L'offerta Vergani per il Natale si fa sempre più ampia e quest'anno l'obiettivo dell'azienda è molto ambizioso: «Creare il panettone più goloso di sempre». Tra le offerte classiche, con i migliori ingredienti di origine italiana e una golosa versione dal cuore partenopeo a base di albicocca pellecchia del Vesuvio, troviamo la linea «Tin Line» con tre scatole di latta che celebrano un classico simbolo del Natale in tutto il mondo, il biscotto pan di zenzero.
Tra i gusti da scoprire, da non perdere il panettone con gocce in cioccolato fondente, esaltate dalla golosità della glassata e da una pioggia di nocciole. Per i vegani, c'poi il dolce al cioccolato MilanoVeg, preparato senza derivati animali dopo 72 ore di paziente lievitazione.
Bonfissuto dedica il suo nuovo panettone a Salvador Dalì. «Anche vent'anni dopo la morte chiunque ha familiarità almeno con una sua opera. Il nome Dalì è sinonimo di magia e resta un'icona» ha raccontato Vincenzo Bonfissuto presentando la sua ultima creazione.
Così dopo Andy Warhol, in questo 2021 sarà l'artista spagnolo a comparire, con i suoi distintivi baffi, sulla scatola che contiene il panettone Bonfissuto. Una ricetta nuova, senza canditi ma ricca di gocce di caramello sala e sale dell'isola di Mozia, dell'arcipelago delle Egadi. Il tutto ricoperto da uno strato di cioccolato.
Periodo di novità per il gruppo Ferrero. Dopo l'ingresso nel mondo dei gelati confezionati, l'azienda entra nel mercato delle tavolette di cioccolato. Un ghiotto business da 578 milioni di euro.
Ferrero ha così deciso di trasformare la sua iconica specialità sferica - il Ferrero Rocher - in una tavoletta, trasformando la pralina in un power brand mondiale e consolidandone la fama internazionale. Il lancio ha già coinvolto 10 Paesi e porterà all'approdo, nel 2022, del nuovo prodotto anche negli Stati Uniti.
Disponibili da ottobre, le nuove tavolette sono state create in tre gusti, cioccolato al latte, cioccolato fondente e cioccolato bianco, seguendo perfettamente i trend di consumo dello scorso anno che vedono il cioccolato fondente come prima scelta dei consumatori con una quota sul mercato del 37%, seguito dal cioccolato al latte (24%), e infine dal cioccolato bianco (4%).
Le tre varianti presentano una delicata cupola sopra il quadrotto che richiama la forma sferica delle specialità originali invitando a scoprire i diversi strati al suo interno: una raffinata conchiglia di cioccolato che racchiude un delizioso ripieno cremoso con granella di nocciole, ingrediente presente non solo al centro, ma anche nei due strati (della conchiglia). Una vera e propria innovazione di prodotto studiata per diversi anni con il coinvolgimento di una squadra di 50 persone che ha realizzato tantissime "prove" prima di arrivare alla ricetta finale.
Il perfetto equilibrio di gusto raggiunto assicura a tutti gli amanti di Ferrero Rocher un'esperienza di consumo adatta non solo alle occasioni speciali, ma disponibile durante tutto l'anno, anche per i piccoli momenti di relax da soli o per le serate in compagnia.
Per il Natale, lo chef stellato Claudio Sadler perfeziona il suo concetto di cioccolato. Da accompagnare ai classici dolci della tradizioni, ecco le praline, pregiati bon-bon realizzati secondo la migliore arte cioccolatiera italiana.
L'assortimento si compone di «Bacio latte», un cioccolato con un pronunciato sapore di nocciola, decorato con nocciola intera varietà "Tonda Gentile Trilobata" (Piemonte) e copertura di cioccolato al latte. Segue poi «Tazza praliné» con cioccolato bianco e pasta di nocciole, arricchito con nocciole in pezzi della varietà "Tonda gentile Trilobata" (Piemonte). «Irish coffee» presenta una ganache morbida con espresso, latte e whiskey e un rivestimento al cioccolato fondente, mentre «Cocco» offre una ganache morbida q base di polpa di cocco con rivestimento in cioccolato fondente e decorazione Cocco Rapè. Infine, troviamo «Pistacchio di Bronte» con la sua farcita cremosa con Pistacchio Verde di Bronte DOP con pezzi di Pistacchio di Bronte tostato.
Dodici tavolette come i dodici tarocchi. Per questo Natale, Zaini Milano va oltre l'esperienza organolettica e diventa anche strumento culturale. Ogni confezione riproduce infatti fedelmente le miniature commissionate ad artisti di metà Quattrocento da Filippo Maria Visconti, Duca di Milano e dal suo successore Francesco Sforza (marito della figlia del Duca, la coppia è probabilmente rappresentata nella carta degli Amanti) per realizzare quello che probabilmente è il primo mazzo di carte dei Tarocchi cui si ispirano tutti i successivi. Una vera opera d'arte, ricca di suggestioni e spunti di riflessione.
Ciascuna riproduzione, su fondo blu scuro e carta Fedrigoni, mostra lo stile unico dei Tarocchi Visconti Sforza che riprendono sapientemente quello di Leonardo da Vinci. L'oro, elemento chiave delle carte per il suo significato spirituale e materiale, è protagonista di ogni barretta che miscela sapientemente il cioccolato fondente di diverse provenienze con spezie particolari. Ogni carta ha il suo significato, così come ogni gusto ha il suo carattere distinto.
Sul significato delle figure dei Tarocchi Zaini Milano ha realizzato un libricino che ne fornisce una prima sintetica informazione, assieme al suggerimento di un gioco che consiste non tanto nel "farsi scegliere" dalle carte, come avviene di solito per tramite di un esperto, ma scegliere personalmente il disegno delle carte che attrae di più, per scoprirne poi il significato segreto. O perché no, scegliere il gusto di cioccolato che più rapisce, per scoprire quello di cui abbiamo bisogno.
Zafferano, pepe voatsiperifery, pepe Timut Nepal, combava, caffè Montana Maya, bacche della passione (da non confondere col frutto), anice stellato, bacche di goji, zenzero, peperoncino, pepe rosa e cristalli di sale, sapientemente mescolati al cioccolato fondente Zaini (blend storico) o ai monorigine Madagascar, Perù o Messico, in modo che delle spezie se ne percepisca sia la texture che le punte di sapore. Una degustazione che offre la conoscenza di sapori sorprendenti e persistenti, oltre al beneficio che deriva dall'abbinare un prodotto salutare come il cioccolato fondente a spezie di altissima qualità e fattura artigianale.
Una delle bevande più amate nel periodo natalizio è senza dubbio la cioccolata calda. Preparato con latte, zucchero, cacao o cioccolato, questo prodotto nacque proprio in Italia negli anni sessanta del XVI secolo.
È il duca Emanuele Filiberto di Savoia ad aver introdotto la cioccolata calda in Europa, quando decise di celebrare il trasferimento della capitale sabauda a Torino preparando la prima tazza di questa bevanda. A quel tempo, la bevanda si diluiva però usando l'acqua. Furono i britannici ad aver l'intuizione di sostituire quest'ultima con il latte e consumare la loro "hot chocolate" come delizioso dopo pasto.
Oggi la cioccolata calda si consuma in tutto il mondo con piccole variazioni. In Spagna va necessariamente accompagnata ai churros, mentre in Messico va arricchita da spezie come cannella e peperoncino. In Italia invece, non esiste cioccolata calda, senza un po' di panna montata.
Farage Cioccolato, azienda nata dalla passione di Lina Farage, secondo cui il cioccolato è un vero e proprio «stile di vita», ha deciso di prendere questo classico della tradizione e declinarlo in 14 entusiasmanti varianti.
Alla classica cioccolata calda si affianca così la variante fondente con cacao 22/24 delle Antille Olandesi e quella bianca. C'è poi la cioccolata bianca alla curcuma dall'intenso colore oro e quella allo zenzero per una sferzata d'energia. Si continua con la cioccolata alla menta, con quel suo pizzico di freschezza perfetto per contrastare le note avvolgenti del cioccolato, quella al cocco, golosa e romantica, ideale per dare un tocco esotico alle giornate invernali e quella delicatamente profumata al caffè.
Vellutata e romantica, c'è poi la cioccolata calda leggermente sgrumata e speziata alla cannella, la cioccolata al latte arricchita dalla dolcezza confortante del caramello e e quella con granella di pistacchio. La cioccolata calda di Farage è poi arricchita anche dalla fragola e dalla rosa.
Infine, per il Natale non poteva mancare una miscela speciale. «Christmas Delight» unisce il calore della cannella alla freschezza degli agrumi, da gustare in ogni momento in attesa delle feste.