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March 21 2013
Ha aperto il Bif&st 2013 con successo e la standing ovation al Teatro Petruzzelli, più che per il film, era per lui: Claudio Bisio, inconfondibile mattatore sul piccolo schermo, camaleontico istrione al cinema. Questa volta, diretto da Riccardo Milani in Benvenuto Presidente!, mette addirittura piede in Quirinale per interpretare un signor nessuno (di evocativo ha giusto il nome, Giuseppe Garibaldi) che diventa, un giorno per caso, Presidente della Repubblica.
"Mi parlarono di questo progetto per la prima volta tre anni fa. Allora l'Italia era diversa: Monti era ancora professore all'Università, Berlusconi aveva la maggioranza in Parlamento, Ratzinger era stato da poco eletto Papa e Grillo un collega con qualche consigliere" racconta Bisio, confessando un certo timore iniziale. "Accettai con un po’ di paura, l’idea di fare un Presidente pur in una farsa era sempre una responsabilità, anche se di questi tempi pare basti avere più di cinquant'anni per candidarsi. Ad ogni modo, sapevo che avremmo toccato in maniera irriverente il Quirinale, la più autorevole istituzione. E mi faceva paura anche a livello di credibilità. Volevamo tenerci a metà tra favola e farsa, ma quando Napolitano 'dimissionò' Berlusconi abbiamo pensato di non fare più il film perché la realtà ci aveva superato. Così da farsa è diventato un film iper-realistico".
Tra una battuta e l’altra, il comico racconta l’emozione di girare a Montecitorio, con politici veri intorno: "Non tutti erano stati avvisati che giravamo un film, così vedevano i nostri finti deputati, comparse in giacca e cravatta a loro sconosciuti, e avevano volti parecchio spaventati". A chi lo taccia di grillismo risponde con il sorriso: "Non mi sono ispirato a nessuno, la cosa buffa è che mi dicono che sia grillino e anti-grillino al tempo stesso. Io do grande merito a Milani per aver firmato un lavoro difficilissimo, che sulla carta poteva essere una burletta o prendere una piega troppo retorica, raffigurando politici-macchiette, invece l’ho trovato molto equilibrato".
Annuisce a chi gli domanda se la raccomandazione sia il problema vero degli italiani ("Sì, teniamo sempre famiglia"), nega convinto la possibilità di un sequel ("Non ci sarà mai, lo dico ufficialmente, ok?") e parla divertito di quello che definisce il "sesso spinto con Kasia". In sostanza: ci sono un paio di scene hot nel film, e molto divertenti anche, in cui lui e la Smutniak si intrecciano in amplessi "violenti". Ovviamente Bisio non si fa sfuggire l’occasione di ironizzarci su: "Ci siamo picchiati ed è stato bello. In sceneggiatura in realtà c’era scritto 'fanno l’amore'. A un certo punto però lei mi ha messo un dito nell'occhio, così ho chiesto la visita fiscale e abbiamo dovuto interrompere la lavorazione causa Kasia".