Economia
June 13 2016
Operazione energia pulita. La Coca-Cola made in Italy ha investito 2 milioni nello stabilimento di Marcianise, in Terra dei fuochi, per installare un impianto di cogenerazione che riduce del 15 per cento le emissioni di anidride carbonica dovute alla produzione.
Ma, prima di realizzare il progetto, ce n'è voluto di tempo: tre anni solo per avere le autorizzazioni dal comune, mancava sempre la firma di qualcuno. L'11 giugno, l'inaugurazione.
La centrale verde è stata mostrata al premier Matteo Renzi, di ritorno da un tour tra le vicine montagne per niente green dell'emergenza rifiuti, da eliminare a tutti i costi. "C'è bisogno di creare un clima per favorire gli investimenti", ha detto Renzi. "È bello che Coca-Cola dia il segnale di credere nel Mezzogiorno, in Marcianise, nella Campania", ha aggiunto. "Questa realtà rappresenta un presidio importante al Sud e i continui investimenti degli ultimi anni (29 milioni, complessivamente, tra il 2010 e il 2016) ne sono una testimonianza concreta”, ha affermato Vitaliy Novikov, amministratore delegato di Coca-Cola HBC Italia, il più grande imbottigliatore delle bibite sul territorio nazionale.
Inaugurato nel 1977, dopo quasi quarant'anni, noto anzitutto per l'invenzione della Fanta, il polo casertano è il principale nel Meridione: conta quattro linee produttive, di cui una ad alta velocità che riempie di bollicine 120mila lattine all'ora, e ha anche un impianto fotovoltaico. "Le emissioni sono già scese del 31 per cento nel biennio", ha spiegato Novikov, presentando il dodicesimo rapporto di sostenibilità; mentre il docente dell'Università di Salerno, Felice Addeo, ha descritto il contesto socio-economico con i dati drammatici di una sua ricerca: il tasso di disoccupazione è stato del 39,6 per cento nel 2015, 8 punti più alto della media nazionale.
Dal territorio, quale futuro? Nell'incontro di Marcianise moderato dal giornalista Giuseppe de Filippi, vicedirettore del Tg5, se n'è discusso a partire da esempi positivi con Fabio Costarella, responsabile progetti per il Sud CONAI ("Riciclare è fondamentale", il monito), Claudio Gubitosi, fondatore e direttore artistico di Giffoni Experience, Cosimo Rummo, presidente di Rummo Spa, il pastificio sannita ripartito dopo l'alluvione, con Gianni Maddaloni, fondatore di Star Judo Club e suo figlio Pino, oro olimpico (la palestra dei ragazzi a rischio di Scampia è illuminata da Coca-Cola HBC Italia).
A chiudere i lavori Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Confindustria Campania. Poi, porte aperte dello stabilimento ai figli dei dipendenti, tutti invitati a vedere da vicino il processo di produzione con l'impianto green, che è in grado di produrre elettricità, calore e acqua refrigerata, rendendo il sito autosufficiente per quasi il 50 per cento del suo fabbisogno energetico.