Come simulare il terremoto a porte chiuse
Si chiama Fondazione Eucentre, è tra i cinque laboratori di ricerca di eccellenza al mondo nel campo dell’ingegneria antisismica, e ha il suo cuore a Pavia.
Qui, nei tre immensi laboratori di sperimentazione sono installate piattaforme in grado di simulare qualsiasi terremoto, testando e certificando isolatori sismici, ma soprattutto studiando gli impatti di un sisma sulla struttura degli edifici e all’interno degli stessi. “Il terremoto non è un fenomeno prevedibile, quindi il nostro obiettivo è quello di ridurne o limitarne i danni” spiega il presidente di Eucentre Riccardo Pietrabissa, 61 anni “Le nostre piattaforme sono in grado di riprodurre le accelerazioni di terremoti reali e le conseguenti vibrazioni che gli edifici sono chiamati a sopportare e stiamo attualmente investendo più di 2 milioni per realizzare nuovi laboratori che consentono di ampliare le sperimentazioni. Collaboriamo e riceviamo commesse da tutto il mondo.
E adesso, in particolare, stiamo verificando la tenuta delle costruzioni olandesi ai microsismi provocati dalle estrazioni di gas”. Fondata nel 2005 da Protezione Civile, Istituto di Geofisica e Vulcanologia, Università di Pavia e Iuss, istituto universitario di studi superiori sempre di Pavia, Eucentre è una fondazione no profit dove tutti i profitti vengono reinvestiti nella ricerca (il bilancio 2016 è di 6,5 milioni). Svolge anche attività di formazione e in quanto centro di competenza della protezione civile disegna scenari previsionali e supporta con i suoi database operazioni di emergenza. “Sulle nostre piattaforme siamo in grado di costruire edifici a dimensione reale, osservando tutto quello che un terremoto può provocare sulle strutture esterne e interne” conclude Pietrabissa. E proprio lo sguardo all’interno rappresenta l’ultima frontiera della ricerca, supportando la crescente industria degli arredi, accessori e infissi antisismici.
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